"La realtà con cui dobbiamo fare i conti è che la maggior parte degli alluvionati romagnoli sono stati lasciati soli dal Governo, con l’unico supporto del mondo del volontariato e quello associativo". Così Legacoop Romagna torna a evidenziare il mancato rispetto della ‘promessa’ del rimborso del 100% dei danni subiti e ricorda la vicenda di Agricat, il fondo mutualistico per gli eventi catastrofali nei campi: "gli agricoltori romagnoli hanno subito rigetti inspiegabili, ritardi, risposte fuori tempo e giochi al ribasso". Il comparto delle cooperative agricole braccianti della provincia di Ravenna dovrebbe percepire più di 6,5 milioni di euro: "Ne è stato erogato il 6%. Per tre CAB (le più danneggiate dall’alluvione) ancora non è stata erogata alcuna somma, non potendo beneficiare nemmeno dell’anticipo del 30%. È ora di fare chiarezza sulla gestione dei rimborsi per l’alluvione.Se la responsabilità di questo stato di cose non può essere totalmente ascritta alla struttura commissariale, è ormai evidente che il Governo non ha la volontà di dare una risposta concreta. Ci sono 86mila soggetti (dati Sole 24 Ore) che avrebbero diritto a un contributo per l’alluvione in Romagna, tra famiglie e imprese. Al 3 settembre solo 809 soggetti hanno ricevuto un contributo".
Negativo il giudizio sul contributo di seimila euro per i danni ai beni mobili: "Sono pochi, pochissimi. Quello che molti ignorano è che in realtà ogni famiglia riceverà al massimo mille euro, perché i cinquemila euro di “Cis” (Contributo immediato sostegno) già erogati dalla Regione a tutti gli alluvionati dovranno essere detratti. Comprendiamo perché i rappresentanti del Comitato alluvionati Borgo di Faenza, una delle realtà colpite più duramente, abbiano dichiarato di sentirsi ‘mortificati, umiliati, offesi’".