RAFFAELLA CANDOLI
Cronaca

Risate e solidarietà con ’I due senza’

L’arte di far ridere, con un risvolto benefico, de "I due senza", approda domani alle 20.30, in piazzetta Lucio Pisone,...

L’arte di far ridere, con un risvolto benefico, de "I due senza", approda domani alle 20.30, in piazzetta Lucio Pisone,...

L’arte di far ridere, con un risvolto benefico, de "I due senza", approda domani alle 20.30, in piazzetta Lucio Pisone,...

L’arte di far ridere, con un risvolto benefico, de "I due senza", approda domani alle 20.30, in piazzetta Lucio Pisone, a Sarsina. Il duo si esibirà nello spettacolo clown "Shhh…ine" adatto ad un pubblico di tutte le età. Si tratta di una performance che ha lo scopo di raccogliere fondi per contribuire al progetto "Arte in corsia", attività di arte-terapia, praticata da personale specializzatosi presso la scuola di ArtinCounselling di Cinzia Lissi. In particolare, la destinazione sarà quella dei reparti di Geriatria, Lungodegenza e Nefrologia dell’ospedale Bufalini di Cesena. È possibile prenotare e avere informazioni su Whatsapp al 3205352162.

"I due senza" nascono nel 2017 dalla collaborazione tra Matteo Amaducci (in arte Armaduk) e Francesco Della Vittoria (Alcide Vicredich). Entrambi vantano esperienze pregresse nel teatro tradizionale, nell’improvvisazione scenica, nella commedia dell’arte, nell’acrobatica e, naturalmente, nella clownerie. Questa solida base ha permesso loro di sviluppare una cifra stilistica originale e fortemente riconoscibile, che trova la sua massima espressione nel physical theatre. Il loro linguaggio artistico (risultato vincitore dello Smile Clown Festival 2024 a Napoli e premiato al Clown & Clown Festival 2023), si fonda sull’espressività del corpo, privilegiando l’azione fisica rispetto all’uso della parola.

L’"Arte in corsia" al Bufalini è attiva dal 2005, con interventi già presenti nei reparti di Pediatria, Psichiatria, e nel servizio di cure palliative/Hospice a Savignano sul Rubicone. Successivamente, il progetto è stato gradualmente esteso a altri reparti.

Raffaella Candoli