Dopo 23 anni passati a lavorare come pianista all’estero, gli ultimi dodici interamente in Giappone, Roberto Morganti, 63 anni di Lido Adriano, ma ormai adottato come figlio di Gatteo Mare dove si esibisce spesso, è tornato a casa ed è entrato nell’orchestra Grande Evento, chiamato da Moreno il Biondo. Come è nata l’idea di fare parte di questa orchestra? "Io e Moreno abbiamo iniziato a suonare insieme da ragazzini. Poi ciascuno ha scelto le sue strade". E’ vero che ha passato la maggior parte della sua vita a esibirsi all’estero? "Dei 48 anni nel mondo dello spettacolo ben 23 li ho trascorsi a fare serate all’estero a cominciare da Germania, Svizzera, Spagna, per finire poi in Giappone". In quali locali ha lavorato principalmente? "Nei teatri e nei night di mezza Europa. In Giappone ho lavorato essenzialmente accompagnando al pianoforte cantanti internazionali, anche di operetta". Spettacoli per italiani o stranieri? "Per tutti, ma quello che è importante è che chiedevano sempre brani italiani, perchè le nostre canzoni, la nostra musica e i nostri cantanti sono conosciuti, apprezzati e stimati in tutto il mondo, in particolare modo la musica napoletana e c’è grande rispetto per il bel canto". Perchè è ritornato in Romagna e a Gatteo Mare? "Perchè nella vita occorre fare delle scelte e a un certo punto arriva l’ora di rientare a casa. Durante il periodo del Covid sono stato a Tele Romagna con l’orchestra di Luca e Novella Bergamini. Poi sono tornato con Moreno il Biondo. Una bella situazione perchè è stato come tornare bambino da dove tutto era partito". Lei che ha girarto il mondo come è considerato il liscio romagnolo all’estero? "Il liscio è un genere musicale che non è fra i più conosciuti, ma chi lo conosce lo apprezza tantissimo. Viene accomunato molto il liscio agli italiani".
CronacaRoberto Morganti nell’orchestra con Moreno il Biondo