Rocca, si cambia ancora: Comune di fianco ai privati

Verona: "A breve il nuovo bando, ma i vincitori non opereranno più da soli". Il vecchio gestore? "Il Covid ha pesato. Cercheremo di evitare il tribunale"

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di Luca Ravaglia

Si delinea il nuovo futuro della Rocca Malatestiana, che attraverserà la (si spera) fase finale dell’emergenza legata al coronavirus con una gestione temporanea a fare da ponte in vista del definitivo rilancio della struttura, previsto per il 2022, quando la fortezza sarà al centro di un progetto che coinvolgerà stabilmente sia il settore pubblico che quello privato.

Sono le linee guida delineate dall’assessore alla cultura Carlo Verona, che entrando nell’argomento fornisce anche aggiornamenti sulla controversia in corso con Agorasophia Edutainment, ex gestore della struttura con la quale il contratto è stato risolto. Sia l’amministrazione comunale di Cesena che la società con sede legale a Lecce avevano avanzato contrapposte richieste legali di risarcimento danni per un ammontare di circa 50mila euro.

"Credo – commenta Verona – che evitare il contenzioso in tribunale in un periodo come questo sia la soluzione migliore. I rispettivi uffici legali si stanno parlando e a questo punto pare che una soluzione extragiudiziaria della controversia sia vicina. Da parte nostra siamo pronti a riconoscere che l’impatto che ha avuto il Covid sulla loro programmazione è un elemento impossibile da trascurare".

Detto del passato, c’è da pensare al futuro, che a metà aprile non può essere lontano. "Ci stiamo muovendo seguendo la soluzione dell’indagine di mercato, quella scelta lo scorso anno per la gestione estiva dell’arena San Biagio. Sarà una fase di transizione nella quale non verranno presi in considerazione tutti gli spazi, perché per esempio sia i camminamenti interni che gli spazi museali della fortezza hanno caratteristiche ben poco compatibili con le disposizioni anti-covid".

Ma i cancelli torneranno ad aprirsi, chiarisce Verona, così come la corte, lo sferisterio e i bastioni potranno essere fruiti e il servizio di ristorazione sarà riattivato. "Durante l’estate organizzeremo eventi, a partire per esempio dai concerti, e garantiremo tutto il necessario a trascorrere bei momenti all’insegna del relax, del divertimento e della sicurezza".

Una birra sorseggiata al fresco dopo il tramonto e con la città ai propri piedi è una suggestione che merita di tornare attuale. Con la consapevolezza però che parlare di normalità ora è prematuro. Il grande Parco della Rimembranza che circonda la fortezza per esempio non rientrerà nel progetto. Perlomeno per ora.

"Predisporre un bando è una procedura lunga e complessa, inadeguata nell’ottica dell’imminente arrivo della bella stagione, ma imprescindibile per il futuro. Con l’indagine di mercato andremo a coprire un periodo che arriverà almeno a ottobre e al massimo a dicembre, dopo di che contiamo di essere operativi con la nuova proposta, che avrà ovviamente durata pluriennale e che non vedrà il privato operare da solo".

L’intento dell’amministrazione è infatti quello di imprimere una radicale svolta rispetto al passato, adottando una formula di coprogettazione, che affianchi stabilmente anche la presenza dell’ente pubblico. "Siamo già al lavoro per definire la migliore proposta – chiude Verona – che tornerà a riguardare l’intera area, valorizzandone le peculiarità e garantendo agli investitori privati sia il doveroso tempo per rientrare dagli investimenti, sia la stabile partnership pubblica".