Rotonda dell’Alberazzo: utile, ma mal progettata

La Lega torna sul piano: "Così come è pensato creerà traffico inutile". Poi sui costi: "Prendersi in carico la realizzazione li ha fatti lievitare a dismisura"

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di Ermanno Pasolini

A Patrizia Acini e Sauro Teodorani, consiglieri comunali della Lega, non piace la rotonda ovale i cui lavori sono iniziati in via Emilia Est, richiesta dagli abitanti dal lontano 1992, quando ci fu il primo giovanissimo morto in sella alla sua moto. "Quella dell’Alberazzo, come viene comunemente chiamata dalla gente – spiegano i due – è un’opera necessaria per la sicurezza dei cittadini che transitano in quel tratto di via Emilia, ma già nel 2020, come gruppo Lega avevamo evidenziato una criticità sul tema della sicurezza, che non è stata recepita dalla maggioranza, nonostante i nostri appelli".

Ovvero: "La corsia con direzione Cesena-Rimini si viene a posizionare davanti agli ingressi delle aziende, eliminando la carreggiata attualmente esistente che fiancheggia la via Emilia. Questo comporterà un notevole aumento del traffico in quella direzione, per cui avevamo consigliato di realizzare una bretella di collegamento fra la via Pietà e la via Menghi, che avrebbe evitato ai frequentatori abituali del comparto di dovere immettersi sulla via Emilia. Ma ogni nostro tentativo di portare l’amministrazione a ragionare su questo progetto è stato respinto. Ripetiamo che la rotonda è indispensabile. Però queste opere che devono durare nel tempo devono anche portare sicurezza". Poi i consiglieri comunali del Carroccio sono perplessi sull’esito della trattativa conclusa fra l’amministrazione e la Provincia: "Il Comune si è sostituito nella realizzazione dell’opera, caricandosi di costi non previsi : dai 50mila del progetto nel 2012 ai 470mila attuali. Pensiamo che gli interessi dei nostri concittadini non siano stati sufficientemente tutelati".