Cantiere Sacro Cuore (Foto Ravaglia)
Cesena, 28 maggio 2018 - Tra Sacro Cuore e Comune la controversia rischia di degenerare. «La Compagnia del Sacro Cuore srl ha 15 giorni per ripristinare le condizioni di decoro intorno all’area del cantiere» intimava il Comune di Cesena in una nota resa pubblica il 28 febbraio scorso circa i lavori che per il complesso edilizio che, da ormai dieci anni, tengono sotto scacco la zona di via Padre Vicinio da Sarsina. Il cantiere, aperto nel 2008, fu costretto a sospendere i lavori un anno dopo, avviando una situazione di stallo risoltasi nel 2015 col dissequestro del cantiere, a seguito della conclusione della vicenda giudiziaria che ha coinvolto il sacro Cuore). M poi i lavori non sono più ripresi, lasciando lo stabile - che accoglie la scuola per l’infanzia e l’elementare Sacro Cuore - abbandonato alla vegetazione le recinzioni che occupano una parte della carreggiata.
Nei due mesi che sono intercorsi da quello che era in pratica un ultimatum del Comune la situazione non si è appianata e acquietata. Nel frattempo, da quel che risulta, l’amministrazione comunale ha convocato perentoriamente un mese fa i responsabili della Compagnia, ma senza che abbia fatto seguito l’intervento richiesto, nonostante le rassicurazioni sul fatto che ciò sarebbe avvenuto per sanare la situazione di degrado e di pericolo sull’area interessata, che ha sollevato da anni le proteste dei residenti. Al prossimo incontro fissato i prossimi giorni – al quale non ne seguiranno altri – parteciperanno oltre al sindaco Paolo Lucchi, anche il vicesindaco Carlo Battistini, gli assessori Orazio Moretti, Maura Miserocchi, Simona Benedetti nonché la segretaria generale Mei e i dirigenti Antoniacci e Borghetti, una squadra intera di amministratori e dirigenti a rendere ragione della gravità della controversia in atto.
Se anche dopo quello che appare a questo punto l’estremo tentativo da parte dell’amministrazione comunale utile per far ripianare la situazione, non ci fossero risposte da parte della Compagnia Sacro Cuore scatterebbero i provvedimenti sanzionatori del Comune. Fra questi il non rinnovo delle concessioni di suolo pubblico, l’imposizione di interventi di messa in sicurezza dell’area e anche la limitazione alle deroghe sui parcheggi esterni.