’Santa Colomba’, sanità aumentata e potenziata

Oltre alla ristrutturazione verrà attivata la Centrale operativa, il cervello della nuova medicina territoriale

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di Ermanno Pasolini

Sanità in ampliamento e potenziamento a Savignano. L’Ausl della Romagna ha candidato al Pnrr alcuni progetti che puntano a ridefinire gli spazi presso la Casa della Comunità ’Santa Colomba’, a migliorare i flussi organizzativi dei servizi e a realizzare una centrale operativa territoriale per le telemedicina.

Vicesindaco Nicola Dellapasqua quali sono progetti e interventi?

"Quelli dell’Ausl si inseriscono su due linee. Sul fronte delle opere la Casa ’Santa Colomba’ sarà oggetto di ridefinizione degli spazi interni per una spesa 200 mila euro per l’adeguamento antincendio e altrettanti per la per una ristrutturazione finalizzata a dare ai cittadini una migliore sala d’aspetto e una nuova sede per l’assistenza domiciliare, con termine lavori previsto entro il 31 dicembre 2025".

E la centrale operativa?

"Sarà in un edificio già esistente di proprietà Ausl, annesso al fabbricato di Santa Colomba. Si tratta di 180 mq. che necessitano di una ristrutturazione per 160mila euro e 150mila per la dotazione tecnologica. La centrale operativa sarà il cervello della nuova medicina territoriale incentrata su assistenza domiciliare con medici e infermieri a domicilio e telemedicina".

Altri interventi?

"In via Bandiera sarà spostata la Pediatria di Comunità, e quello della cronicità in corso Perticari. Ci sarà una struttura integrata in cui infermieri, ambulatori, percorsi di dimissioni protette e integrazione con specialisti comunicano per facilitare la presa in carico del paziente in percorsi strutturati, superando il modello per cui il cittadino si rivolge al medico di medicina generale, poi allo specialista, poi di nuovo al medico di medicina generale per la prescrizione. E’ un radicale cambio di prospettiva, che rende il medico di base un "case manager" per l’assistito, grazie alla presenza di una struttura vicina alle persone".

Un cambio rivoluzionario?

"Abbiamo 92.853 abitanti, il 22% supera i 65 anni e il 32% delle famiglie è composto da nuclei uni personali. In uno scenario di progressiva prevalenza di persone non autosufficienti, anziane o disabili, è urgente un recupero di efficienza dei servizi sanitari e socio-assistenziali. Non dobbiamo smettere di progettare e crescere. È un percorso progressivo quello che stiamo facendo, che richiede un’attenzione continua per i bisogni dei cittadini e la conoscenza della complessità dei processi di cura. Attendiamo gli esiti di questi progetti che fanno di Savignano uno degli snodi importanti della rete territoriale".