REDAZIONE CESENA

Sapori di Francia in centro: "Innamorata di Cesena"

Ghislaine Salvadori, originaria di Lione, nel 2019 ha aperto la sua ’Maison Lulu’ "Colpo di fulmine con la città, ho capito che sarebbe diventata la mia nuova casa".

Sapori di Francia in centro: "Innamorata di Cesena"

Sapori di Francia in centro: "Innamorata di Cesena"

I clienti affezionati non possono fare a meno delle sue madeleines, del pain au chocolat e dei croissant che fanno bella mostra di sé, ogni mattina, sul bancone dei dolci da colazione. Eppure, c’è stato un tempo, racconta la titolare del caffè ‘Maison Lulu’, Ghislaine Salvadori - originaria di Lione e residente a Cesena dalla primavera del 2019 – in cui le specialità tipiche della cucina d’Oltralpe non erano così apprezzate, anzi. "All’inizio le persone mi chiedevano come mai non avessi i dolci italiani, dicevano che le mie brioche sapevano di burro – racconta Ghislaine – ma io sono andata dritta per la mia strada. Volevo differenziarmi".

Salvadori, com’è arrivata da Lione a Cesena?

"Nel 2019 sono venuta per la prima volta a Cesena, volevo far visita a un’amica americana che vive già in città. È stato un colpo di fulmine, ho capito subito che sarebbe diventata la mia nuova casa".

Cosa l’ha fatta innamorare?

"È una città a misura d’uomo, a piedi o in bicicletta si può andare dappertutto. È vicina sia al mare, sia alle colline. Ed è molto più tranquilla di Lione che, specie negli ultimi anni, si è fatta troppo caotica".

Come ha deciso di aprire un caffè?

"Passeggiavamo in centro assieme alla mia amica e abbiamo visto il cartello ‘Vendesi’ sulla porta del locale (che si trova di fronte alla biblioteca Malatestiana, in piazza Edoardo Fabbri). Abbiamo chiesto di dare un’occhiata e dopo due giorni l’ho comprato (ride, ndr). Ho inaugurato nell’inverno del 2019".

Alla vigilia del Covid…

"Il periodo della pandemia è stato orribile: nemmeno il tempo di farmi conoscere, ché sono stata costretta a chiudere. Passavano i mesi e le cose non miglioravano, ho pensato addirittura di chiudere e tornare in Francia".

Com’è andata, poi, una volta finita l’emergenza?

"Ho avuto altri momenti difficili con i rincari di bollette e materie prime, nel 2022, e soprattutto con il cantiere delle tre piazze, a due passi dal locale: a giugno scorso sono stata chiusa poco meno di un mese, il caffè era inaccessibile. Ora va meglio: spero che la fortuna sia tornata a girare dalla mia parte".

Da imprenditrice straniera, è stato difficile aprire un’attività in Italia?

"Inizialmente sì, perché non conoscevo l’italiano. Per fortuna ho avuto al mio fianco un ‘angelo custode’, un consulente di Confcommercio Cesena che, vedendomi in difficoltà, mi ha aiutata a districarmi tra le pratiche. Senza di lui non so come avrei fatto".

Maddalena De Franchis