A Savignano sul Rubicone è terminato il penultimo blocco significativo dei lavori di restauro della collegiata di Santa Lucia. Hanno riguardano la controfacciata, la cantoria dove c’è già un grande organo monumentale e la prima parte del soffitto che sovrasta la cantoria stessa. Comprese nel lotto la riverniciatura delle tre porte della bussola di entrata. I primi lavori iniziarono nel 2018 con il restauro dell’abside, seguito poi da quello delle otto cappelle, laterali alla navata centrale, compresi i quadri che ancora dovevano essere restaurati. Il lavoro di tutta la chiesa viene eseguito dalle restauratrici Serena Brioli e Wilma Di Luigi con la supervisione della Soprintendenza delle Belle Arti di Ravenna e dell’architetto savignanese Francesca Pirini che ha sempre seguito con cura e passione gli interventi gratuitamente. L’altare della Confraternita della Pietà fu trasferito nella collegiata di Santa Lucia dall’ospedale Santa Colomba, dove aveva la sua sede originaria nella chiesetta dell’ospedale. Il grande apparato ligneo settecentesco, di gusto tipicamente barocco, con il caratteristico timpano interrotto, è giunto a Santa Lucia negli anni ‘60 del secolo scorso e proviene da un convento di monache di Tolentino. La struttura è stata adattata alla cornice del dipinto che raffigura una Madonna Addolorata (Pietà) di autore ignoto, forse romano. Accanto è raffigurata la Beata Vergine del Carmine, copia di Simone Contarini del XVII secolo. Dice il parroco don Piergiorgio Farina: "Abbiamo già speso oltre 300mila euro. Grazie a un benefattore di Savignano abbiamo restaurato gli affreschi dell’abside. Poi due benefattrici con 40mila euro si sono rese disponibili per continuare il lavoro di restauro nelle prime cappelle laterali della chiesa. La spesa totale di altre due cappelle è stata di circa 50mila euro finanziati da altri due benefattori savignanesi. La collegiata di Santa Lucia è un monumento che risale al 1700 ed è una delle opere più caratteristiche e significative di Savignano. Il restauro del nuovo quadro della Pietà è costato 5mila euro finanziato da un altro benefattore ed è il quadro non di maggiore valore artistico, ma il più antico fra i tanti che abbiamo nella chiesa. Resta da sistemare il soffitto interno con una spesa di circa 70mila euro. Appena li avremo inizieremo anche questi lavori".
Ermanno Pasolini