Scirocco e alta marea, bagni e strade allagati

Danni e disagi in mattinata a Valverde per gli effetti della mareggiata. Colpiti in particolare una ventina di stabilimenti balneari

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di Giacomo Mascellani

La Riviera è finita ancora una volta sott’acqua. L’alta marea, unita al forte vento di Scirocco e le piogge, nella mattina hanno spinto a terra ingenti masse d’acqua, dando vita ad una tempesta e una mareggiata che ha allagato lunghi tratti dei lungomare e devastato gli stabilimenti balneari nelle zone maggiormente soggette ad erosione. In oltre venti bagni l’acqua è penetrata all’interno. A Cesenatico è stata allagata la prima parte della frazione di Valverde, dove la furia del mare è stata implacabile, costringendo gli operatori balneari a vivere ore di grande apprensione e la Protezione civile a fare gli straordinari. Nell’area dove ci sono alberghi e condomini, ma anche la caserma della Compagnia dei carabinieri, l’acqua ha sfondato le dune ed è entrata ovunque, allagando prima via Salvatore Quasimodo a lato della Scuola alberghiera e di ristorazione gestita dallo Ial Emilia-Romagna, e poi viale Carducci. Qui gli stabilimenti balneari sono stati letteralmente inondati. Gli uomini della Protezione civile coordinati dal dirigente Chiara Benaglia e dal tecnico Paolo Ingretolli, sono intervenuti assieme ai volontari di Radio Soccorso Cesenatico ed alle maestranze di Cesenatico Servizi, che hanno chiuso al traffico viale Carducci fra via Dante e via Zara. Lungo tutta la costa della provincia di Forlì-Cesena, quindi anche nelle restanti zone di Cesenatico (Zadina, Ponente, Cesenatico centro Boschetto e Villamarina), a Gatteo a Mare e San Mauro Mare, le onde alte sino ad un metro e quaranta hanno portato l’acqua ad erodere le dune di protezione degli stabilimenti balneari e dell’abitato.

L’ingegnere Chiara Benaglia ha seguito da vicino l’evolversi dell’emergenza: "A Cesenatico sono stati erosi tutti i sette chilometri di dune ed abbiamo registrato lo sfondamento tra via Deledda e via Quasimodo, dove la spiaggia è più corta e la duna conseguentemente è più fragile. Le fognature di viale Carducci recentemente pulite grazie ai finanziamenti regionali dell’ultima mareggiata settembre, hanno retto bene. Aver potuto effettuare il lavaggio collettori, delle bocche di lupo e delle caditoie, dove è stata tolta la sabbia, ha aiutato a smaltire meglio l’acqua. Il picco di marea lo abbiamo toccato alle 8.45 e ha avuto lo stesso valore sino alle 10.30, poi la situazione è andata in graduale miglioramento, anche se le previsioni indicano che dobbiamo rimanere in allerta. Chiudere la falla all’altezza di via Quasimodo è stata la nostra priorità assoluta per proteggere il lungomare e assieme alla nostra Protezione civile comunale e Cesenatico Servizi, abbiamo tenuto contatti con il coordinamento provinciale della Protezione civile, che ha inviato gli uomini di Radio Soccorso Cesenatico".

Terminata l’emergenza, il problema grosso ora è l’ammanco di sabbia: "Ci siamo attivati subito per chiedere aiuto alla regione Emilia-Romagna, in quanto la duna va al più presto ripristinata e rinforzata, inoltre nei punti più bassi, lungo la battigia si è formata un grosso scalino".