ANNAMARIA SENNI
Cronaca

Scopriamo il progetto ‘marciapiede didattico’

Da molti anni la nostra scuola ospita il progetto ‘Marciapiede didattico’, coordinato da Adra. "Il Marciapiede didattico non è solo...

La palestra della scuola media Dante Arfelli

La palestra della scuola media Dante Arfelli

Da molti anni la nostra scuola ospita il progetto ‘Marciapiede didattico’, coordinato da Adra. "Il Marciapiede didattico non è solo un progetto educativo – ha detto la psicologa Sara Valerio – ma un’esperienza che ci aiuta a cambiare il nostro modo di vedere le cose. Anche gesti semplici, come il parcheggio di una bicicletta o di un motorino, possono trasformarsi in ostacoli enormi per chi si muove in carrozzina. Livio Ceccarelli, presidente dell’associazione paraplegici, ci ha raccontato le sfide che affronta ogni giorno.

Ex infermiere, da 36 anni vive in carrozzina a seguito di un incidente stradale. "Adattare gli spazi domestici è fondamentale per continuare a vivere in autonomia – ha spiegato Livio – serve spazio sufficiente per muoversi, mangiare e utilizzare il bagno. Ma le difficoltà non si fermano alle mura di casa". Tante le barriere nei luoghi pubblici: gradini, scale, e bagni per disabili inadeguati. "Mi sono trovato – ha detto – in un locale il cui bagno per disabili era al piano inferiore, raggiungibile solo tramite scala". "Sta a noi decidere come percepire la diversità – ha detto la psicologa Valerio – se vederla come un problema o accettarla come una parte della persona". Anche il linguaggio è fondamentale: oggi si preferisce dire ‘persona con disabilità’ anziché ‘disabile’, proprio per riconoscere che la disabilità è solo una parte della persona, e non ne definisce l’interezza".

La classe 2ª A della scuola media Dante Arfelli