Settimana nera: morti 29 pazienti

Contagi in netta diminuzione in Romagna e calano anche i ricoveri negli ospedali

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di Elide Giordani

Guai a dormire tra due cuscini quando si parla di Covid. L’andamento ondivago della pandemia può ancora riservare sorprese, onda dopo onda. Ma come non guardare con ottimismo ai risultati del bollettino settimanale dei nuovi contagi diramato dall’Asl Romagna? Meno 3.776 nuovi casi in termini assoluti. Eccolo il numero che rincuora, anche se sono ancora 7.885 i nuovi contagi certificati nella settimana trascorsa, ossia quella dal 25 al 31 luglio. Ciò che conta è la discesa che si conferma da tre settimana a questa parte. Il picco - poiché è quello, ormai l’apice toccato dalla diffusione del Covid-19 nel territorio romagnolo - l’abbiamo raggiunto tra il 4 e il 10 luglio, con 15.187 nuovi casi in una settimana, circa il doppio di quelli attuali. In discesa vertiginosa anche i nuovi focolai nelle strutture residenziali (7) e intraospedaliere (3). In caduta anche l’altro importante indice. Quello del numero delle persone affette da Covid che per la gravità dei sintomi o per la fragilità delle loro condizioni di salute, hanno dovuto ricorrere alle cure ospedaliere. Lunedì 1° agosto erano ricoverate nelle strutture romagnole 244 persone, di cui 6 in terapia intensiva e 6 in sub intensiva. Si registra dunque un calo di ospedalizzazioni pari al 17 per cento rispetto i 295 pazienti ricoverati nella precedente rilevazione, ossia lunedì 25 luglio. Alle spalle, quindi, anche il picco ospedaliero dei 308 pazienti di lunedì 18 luglio. Ma c’è un dato negativo che continua a permanere drammaticamente al cospetto del virus maledetto: nella settimana presa in considerazione ci sono stati ancora 29 decessi assimilabili alla presenza di un contagio da coronavirus. Mai così tanti da maggio ad oggi, tanto più che erano stati 27 la settimana precedente. E’ l’effetto dell’onda lunga del picco dei 308 ricoverati di tre settimane fa.

La discesa dei nuovi casi, tuttavia, si evidenzia anche nelle singole realtà distrettuali: a Cesena il bollettino ne ha conteggiati 1.538 in una settimana (il massimo è stato di 3.081 nuovi casi), a Forlì 1.238, a Rimini 2.182, a Ravenna 2.927. È leggermente in calo anche il numero degli operatori sanitari che si sono contagiati, 167 contro i 197 della settimana precedente. Una situazione in miglioramento che, però, come i grafici dell’Asl fotografano in maniera plastica, è ben lontana dalla fine della pandemia e richiede ancora misure di contenimento. Continua, infatti, la campagna di immunizzazione. Ma è un flusso a rilento quello che porta i cittadini ai centri vaccinali: il ricorso alla quarta dose (Nuvaxovid) non decolla. Nella nostra provincia le dosi inoculate fino a questi giorni sono state 14.576, contro le oltre 200mila terze dosi, le 300mila seconde dosi e le 327mila prime dosi. Ancora oggi, da quanto comunica il Laboratorio Analisi di Pievesestina impegnato ogni giorno nel sequenziamento delle varianti, è la Omicron BA.5 quella che prevale in larghissima parte. Solo una minima parte è Omicron BA.2. Un passaggio decisivo da giugno ad oggi in cui quest’ultima aveva prevalso.