Sì alle regole, ma non soffochiamo la movida

Migration

Gentile lettrice, gli eventi che richiamano un alto numero di persone e a maggior ragione quelli a base di musica organizzati all’aperto, sono per loro natura destinati a dividere i giudizi di chi è impaziente di partecipare e di chi invece è costretto a subirne le conseguenze.

Dice che avremmo dovuto verificare meglio il polso della situazione: in verità preoccuparci di appurare se erano state rilevate delle infrazioni degne di nota è stata la nostra priorità. Abbiamo poi partecipato all’evento, proprio per verificare di persona come si svolgesse la serata e con lo stesso spirito la mattina seguente siamo tornati per controllare le condizioni del Giardino, che abbiamo trovato pulito. Ci siamo anche confrontati con diversi residenti: c’è chi condivide il suo pensiero, ma una fetta molto ampia si divide tra chi riflette sul fatto che la comunità ha diritto a godersi le sue feste (visto poi che una manciata di serate con musica fino a mezzanotte non stravolgono la vita) e tra chi plaude apertamente l’iniziativa, sottolineando che un centro storico vivo è un centro storico sottratto al degrado, tema che purtroppo in quella zona sta rischiando di allargarsi a causa di alcune dubbie frequentazioni, che meno di lei gradiscono musica, luci e affollamenti. In definitiva resta un fatto: ci sono regolamenti che fissano orari e volumi consentiti in eventi come questo. Se tutto rientra nei canoni, è giusto permetterne lo svolgimento.