Si aspetta il gran ritorno del ’fischione’ del porto

Emetteva un suono in caso di nebbia per permettere alle barche di orientarsi. Il progetto è di reinstallarlo sul molo con una spesa annua di seimila euro

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Presto sul porto potrebbe tornare il ’fischione’. Il Comune di Cesenatico sta infatti proseguendo l’iter per riavere il nautofono, lo strumento che per una vita è stato indispensabile per la sicurezza della navigazione delle imbarcazioni, con il suo inconfondibile suono che dal porto si diffondeva in mare e nel centro città, quando c’era nebbia e la visibilità era scarsa. Il nautofono è un avvisatore nautico che emette un caratteristico segnale sonoro in caso di scarsa visibilità. Era installato all’imboccatura del porto e veniva utilizzato per avvertire della vicinanza della costa e del porto, quindi con la stessa funzione che hanno i fari, soltanto che il nautofono è uno strumento sonoro, mentre i fari sono visivi.

Quel suono caratteristico ha scandito le giornate e le nottate nel centro di Cesenatico, in quanto, nonostante il nautofono fosse ovviamente orientato verso il mare, il fischio si diffondeva anche nel centro città ed era avvertito anche nei quartieri più distanti. Da sei anni a Cesenatico il nautofono non è più in funzione e si tratta dello specchio dei tempi, visto che oggi le imbarcazioni, inclusi i pescherecci e le barche da diporto, utilizzano i radar, sistemi di tracciamento, tecnologia Gps e sistemi satellitari di navigazione. La possiamo chiamare ’operazione nostalgia’ o il semplice desiderio di rimanere affezionati ad uno strumento antico, ma c’è anche da considerare la grande utilità del ’fischione’, soprattutto per le barche più piccole che non sono attrezzate con i sistemi sofisticati e costosi. Fatto sta che molti marinai hanno chiesto il ritorno del nautofono e il Comune ha inviato una richiesta a Marifari Venezia, dichiarandosi disponibile a sostenere le spese per il funzionamento e la manutenzione.

A Cesenatico si è ottimisti, visto che lo stesso percorso è stato effettuato con successo in altri comuni della riviera, tra cui Rimini, dove il ’fischione’ è tornato nel 2020 dopo sette anni. Per l’amministrazione comunale cesenaticense si era preso cura del caso il dirigente Riccardo Spadarelli, il quale si era attivato ufficialmente, scrivendo alla direzione di Marifari. Per garantire l’efficienza e la funzione del nautofono, la spesa prevista si aggira attorno ai 6mila euro all’anno ed è considerata sostenibile. Riguardo al luogo in cui potrebbe essere reinstallato il ’fischione’, si parla ovviamente sempre dell’imboccatura del porto canale, sul molo di Levante, vicino alla sede dell’Ufficio circondariale marittimo. E’ chiaro che, prima di dare una risposta ufficiale, il Comando di zona dei Fari e dei Segnalamenti marittimi di Venezia, si confronterà con la Guardia Costiera di Cesenatico, per gestire il ritorno sul porto del mitico nautofono.

Giacomo Mascellani