
Ahmed Erratma, autotrasportatore, docente di arabo, presidente dell’Associazione Essalam (La Pace), 44 anni, da 24 a Cesena, cittadino con doppia...
Ahmed Erratma, autotrasportatore, docente di arabo, presidente dell’Associazione Essalam (La Pace), 44 anni, da 24 a Cesena, cittadino con doppia cittadinanza, italiana e marocchina, come e perché voterà?
"Voterò sì. Il tema della cittadinanza è centrale in questo momento, soprattutto come opportunità per le seconde generazioni cresciute in Italia e spesso nate qui. La nostra associazione opera per favorire l’integrazione, che avviene anche attraverso la partecipazione attiva alla vita sociale e politica. La cittadinanza riconosce il legame reale dei cittadini di origine straniera con questa terra. I giovani, figli di stranieri, che qui vivono, studiano, condividono i valori di questa società e parlano italiano come loro lingua madre, vivono la lunga attesa per la cittadinanza come un’esclusione. Accorciare i tempi sarebbe una cosa molto positiva".
Lei è cittadino italiano.
"Sì, e lo sono anche i miei due figli di 6 e 10 anni, nati a Cesena ma cittadini italiani da non molto. Ma non mia moglie che ho sposato in Marocco ed è in attesa della cittadinanza. La mia, di attesa, è stata troppo lunga, ho vissuto per tanti anni un sentimento di esclusione. Però quando ci sono arrivato è stata una gioia. Oggi sono più cesenate che marocchino".
Cosa vorrebbe dire a chi andrà a votare?
"Di valutare quanto quello della cittadinanza sia un diritto per chi lavora qui, paga le tasse e vive inserito in questa società. Viviamo come tutti gli altri italiani, rispettiamo la legge e amiamo tutto ciò che caratterizza questo Paese che ci ha accolto e che è diventato il nostro".
e.g.