ERMANNO PASOLINI
Cronaca

Si presenta la prima descrizione geografica in volgare della penisola

Questa mattina all’Accademia dei Filopatridi lezione del professor Maggiore.

La copertina originale del ’Descrittione’

La copertina originale del ’Descrittione’

Questa mattina, alle 10, nell’aula magna della Rubiconia Accademia dei Filopatridi, il professore Marco Maggiore terrà una relazione sulla Romagna nella "Descrittione di tutta Italia" di Leandro Alberti (1550). Marco Maggiore insegna Linguistica italiana all’Università di Pisa. Nei suoi lavori si occupa prevalentemente di storia della lingua e dei dialetti d’Italia, con particolare riguardo per il medioevo e la prima età moderna.

La Descrittione di tutta Italia dell’inquisitore e domenicano bolognese Leandro Alberti, stampata per la prima volta a Bologna nel 1550, è una pietra miliare nella storia culturale italiana, e rappresenta un’opera di primaria importanza per la tradizione degli studi geografici dedicati al nostro paese. Si tratta della prima descrizione integrale della penisola italiana a essere composta interamente in volgare.

L’opera segue il modello delle trattazioni corografiche dell’età umanistica, che fondevano notizie geografiche con informazioni storiche, archeologiche ed erudite di varia natura, ma da queste si distacca in modo decisivo innanzitutto per la scelta della lingua, che è appunto il volgare e non più il latino. Tale scelta dell’Alberti segnala un’apertura a un pubblico nuovo, ben più ampio delle ristrette cerchie dei dotti: la Descrittione, non a caso, avrà un ruolo notevole nel delineare gli orizzonti e le aspettative dei viaggiatori che, alle soglie della nascita del turismo moderno, percorrevano la penisola per visitarne gli innumerevoli luoghi di interesse archeologico e paesaggistico, attentamente segnalati dal frate domenicano.

Un’altra novità decisiva è rappresentata dalla scelta dell’Alberti di includere nella sua descrizione anche le isole italiane, solitamente escluse da questo tipo di descrizioni: una scelta che concorse a costruire l’immagine dell’Italia che giunge fino ai giorni nostri.

Ermanno Pasolini