Stagione eccezionale per i cercatori di funghi

In tanti hanno raccolto decine di chili di prelibati porcini nei grandi boschi di faggio sui monti Fumaiolo e Comèro e nel parco delle foreste casentinesi

E’ stata proprio eccezionale la stagione autunnale per la raccolta dei funghi nel territorio d’Alto Savio, in particolare tra i prati e i boschi che ricoprono per gran parte le grandi aree forestali del monte Fumaiolo di Balze di Verghereto e del monte Còmero, che si sviluppa fra i territori dei comuni di Bagno di Romagna e di Verghereto. Anche i fungaioli di lungo corso e più esperti, quelli che conoscono le fungaie più prolifiche come le loro tasche, concordano sul fatto che quella del 2022 è stata una stagione di grande soddisfazione per le loro camminate alla ricerca dei gustosi boleti, in lungo e in largo sul Fumaiolo e sul Còmero, oltre che in altri territori fra cui quelli del crinale tosco-romagnolo sud, che comprende anche il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, di cui fa parte anche il vastissimo comune di Bagno di Romagna.

Una stagione che grazie alle piogge del mese di settembre scorso, e alle temperature particolarmente calde e con poco vento, ha poi fatto crescere una gran quantità di funghi, tra cui ovviamente i prelibati porcini. Una stagione autunnale eccezionale dunque per i fungaioli, che in alcune zone dell’Alto Appennino cesenate prosegue ancora, tanto che c’è qualche provetto cercatore di boleti che torna a casa dai boschi d’Alto Savio e d’Alto Tevere con la soddisfazione di aver trovato un po’ di funghi.

Quest’anno i funghi si sono visti, come detto, in particolare sul monte Fumaiolo e sul confinante monte Còmero entrambi coperti da grandi boschi di faggio, un po’ meno nei boschi di castagno che invece ogni anno sono spesso anch’essi il regno dei funghi porcini. Tornando ai cercatori di boleti spontanei di bosco, anche se i fungaioli come i cacciatori hanno spesso acqua in bocca, c’è chi fa trapelare che più di un fungaiolo, durante l’intera stagione autunnale 2022, ha raccolto anche alcune decine di chili di porcini, da riempire ben bene il frigo casalingo, in attesa di metterli in tavola fino durante la lunga stagione invernale e anche oltre.

Fungaioli, che la mattina per essere il prima possibile nel bosco, al fine di battere la concorrenza di altri cercatori, a volte si sono messi in cammino tra boschi e foreste del nostro Appennino anche durante le ore notturne, facendosi luce con la pila. Cosa che è assolutamente vietata e punibile con sanzioni pecuniarie anche di un certo valore, in specie se la normativa per la raccolta funghi non viene rispettata nel territorio delle aree protette, fra cui quelle del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Dunque, sì alla passione, alla voglia di andare a cercare funghi tra boschi, prati e foreste, ma sempre nel tassativo rispetto di tutti i regolamenti e le disposizioni di legge.