Start rinnova la flotta con mezzi più ‘green’

Quindici autobus a gas naturale liquefatto in servizio sulla rete urbana e extraurbana di Forlì-Cesena. Altri otto nel 2023

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Quindici nuovi bus ecologici alimentati da gas naturale liquefatto si apprestano a entrare in servizio sulla rete urbana ed extraurbana di Cesena e Forlì servita da Start Romagna e altri otto saranno inseriti entro il 2023. Continua così il rinnovo del parco mezzi che l’azienda del trasporto pubblico locale ha avviato eliminando i mezzi più inquinanti per sostituirli con altri che garantiscano efficienza e tutela ambientale. I nuovi Scania Interlink Lng di 12 metri sono stati presentati ieri in piazza del Popolo alla presenza del sindaco Enzo Lattuca, del presidente di Start Romagna Roberto Sacchetti, del direttore generale Giampaolo Rossi e di Roberto Caldini, direttore commerciale Scania. Il parco mezzi di Start Romagna che opera nel bacino di Forlì-Cesena conta su 290 bus che percorrono 9,4 milioni di chilometri l’anno e che nel 2021 hanno trasportato 13,7 milioni di viaggiatori.

"Dopo due anni difficili per tutti – ha commentato Roberto Sacchetti – il trasporto pubblico ha ripreso il suo percorso di ammodernamento della flotta. La salvaguardia dell’ambiente sull’attività svolta e il confort del viaggio sono elementi cardine. Il piano industriale dell’azienda coglie questa sfida ed è in linea con le politiche regionali di promozione del trasporto pubblico integrato. È importante lavorare insieme perché cresca l’utilizzo del trasporto pubblico: a noi il compito di offrire servizi più flessibili e sempre più ritagliati sulla domanda; ai cittadini l’invito a privilegiare, quando possibile, una modalità di trasporto che contribuisce a una transizione ecologica sempre più importante da condividere". I mezzi sono dotati di pedana per garantire l’accesso ai disabili, del sistema per monitorare le capienze in tempo reale, di telecamere di videosorveglianza collegate alle centrali operative, di telecamere per il rilevamento di incidenti stradali, di comando antipanico anch’esso in collegamento con le centrali operative e le forze dell’ordine e di messaggistica vocale per non vedenti. Complessivamente, il piano investimenti bus di Start Romagna prevede nel 2022 l’inserimento di 101 nuovi mezzi nei bacini romagnoli, con un investimento di 26,7 milioni di euro, di cui 14,7 finanziati da Regione e Ministero. Allargando l’orizzonte al periodo 2022-25 invece è stata prevista una spesa di quasi 70 milioni di euro (di cui 17,8 milioni in autofinanziamento), che consentiranno di acquistare 228 bus. L’età media del parco mezzi a fine 2021 era di 11,5 anni e verrà abbattuta a fine 2022 a 10,2. L’obiettivo è scendere a 9 anni entro il 2024. Entro tale data entreranno in servizio anche dai 35 ai 40 bus elettrici.

Nel corso della presentazione, i vertici di Start sono intervenuti pure in merito alle segnalazioni, riportate e confermate dal Carlino con un viaggio sui bus di linea, relative allo scarso utilizzo delle mascherine sui mezzi pubblici, dove pure resta l’obbligo di indossarle. "Non abbiamo la competenza per intervenire, perché tale prerogativa spetta alle forze dell’odine, ma siamo costantemente attivi per ridurre al massimo il rischio di contagio. Non sono mai stati registrati focolai all’interno dei nostri mezzi. I tessuti delle sedute sono antibatterici e le igienizzazioni sono molto frequenti. Nei casi in cui i conducenti, che siamo felici di constatare adattano scrupolosamente le disposizioni richieste, rilevino situazioni particolarmente critiche possono in ogni caso chiedere l’intervento delle forze di pubblica sicurezza".

Luca Ravaglia