Stefano Russo, chi era l'atleta morto dopo la Spartan Race di Cesenatico

Ha partecipato sabato alla durissima corsa. Si è accasciato dopo sette minuti, è morto dopo due giorni in ospedale

Cesenatico, 31 maggio 2022 -  E’ deceduto ieri mattina l’atleta di 34 anni che sabato era stato colto da un malore improvviso durante la corsa a ostacoli Spartan Race disputata a Cesenatico. Si chiamava Stefano Russo, era originario di Como e stava disputando la specialità "Sprint" della competizione che ha richiamato a Cesenatico circa 3.500 appassionati provenienti da tutta Italia e anche dall’estero.

Dopo la morte del ciclista 58enne Franco Del Ciondolo residente a Castrocaro, stroncato da un infarto sulla salita a Pieve di Rivoschio nel percorso della Nove Colli disputata il 22 maggio, una settimana dopo un’altra bella manifestazione sportiva è stata macchiata dalla tragedia.

Stefano Russo, atleta comasco di 34 anni, durante una faticosa competizione
Stefano Russo, atleta comasco di 34 anni, durante una faticosa competizione

Sabato mattina Stefano era sereno e felice di disputare la gara, era all’inizio della corsa, quando improvvisamente si è accasciato. Lo sfortunato atleta è stato immediatamente soccorso dai volontari e dal personale della Croce Rossa, presente con una unità mobile proprio vicino al luogo dove il 34enne ha accusato il malore, all’interno del Parco di Levante. I medici e gli infermieri si sono resi subito conto della gravità e hanno utilizzato anche il defibrillatore, procedendo contestualmente alla ventilazione.

Ma Stefano non riprendeva conoscenza. I soccorritori hanno fatto tutto il possibile per salvarlo e ad un certo punto un flebile speranza si è accesa, quando il cuore di ha ripreso a battere. Un’ambulanza del 118 lo ha trasportato a tutta velocità all’ospedale "Bufalini" di Cesena, dove il 34enne è stato poi trasferito in condizioni gravissime nel reparto di terapia intensiva, all’interno del quale gli sono state praticate tutte le cure necessarie. Purtroppo il quadro clinico con il trascorrere delle ore ha fatto emergere una situazione fortemente compromessa, nella giornata di domenica le condizioni di Russo sono peggiorate e ieri mattina alle 9.30 è arrivata la notizia del decesso.

La madre ieri è giunta a Cesena, accompagnata da un amico di famiglia, per seguire il triste rito che accompagna i momenti della tragedia, mentre gli amici si sono stretti attorno ai parenti di Stefano per testimoniare il loro affetto, ma anche lo sgomento, lo stupore e la rabbia, per una vita spezzata troppo presto. Il fatto che sul nostro territorio ci siano stati due decessi ravvicinati, di atletio entrambi iscritti a manifestazioni sportive, ha fatto scattare qualche campanello di allarme.

Il dottor Vladimiro Giovannini, medico responsabile di eventi e competizioni sportive a livello nazionale ed internazionale, forte della sua esperienza fa delle raccomandazioni: "Nel caso specifico del 34enne comasco, i soccorsi hanno agito con grande professionalità, ma purtroppo per lo sfortunato corridore non c’era nulla da fare, anche se il malore è stato accusato dopo pochi minuti dall’inizio della gara, quindi non in condizioni di stress elevato. Da medico, le raccomandazioni che faccio sono legate alla prudenza, in quanto è importante calibrare gli sforzi, perché lo sport va affrontato prima con la testa e poi con il fisico; quindi è importante programmare bene ed in maniera graduale gli allenamenti. Ogni anno gli atleti, anche quelli amatoriali, devono sostenere una visita dal medico sportivo, proprio per verificare lo stato di salute del cuore sotto sforzo. Un altro aspetto importante è quello legato all’alimentazione ed agli integratori, per i quali è sempre bene consultare il medico".