ERMANNO PASOLINI
Cronaca

Strada provinciale franata "Montetiffi tagliata fuori"

Sindaca di Sogliano preoccupata: "Frazione raggiungibile solo coi fuoristrada: approvigionamenti bloccati, mietitura a rischio e studenti senza trasporti" .

Strada provinciale franata  "Montetiffi tagliata fuori"

Strada provinciale franata "Montetiffi tagliata fuori"

di Ermanno Pasolini

Montetiffi, la storica frazione di Sogliano al Rubicone, è quasi isolata a causa delle frane provocate dalla terribile alluvione.

Una piccola realtà, tanta storia, un’abbazia romanica del dodicesimo secolo, aperta in certe giornate alle visite grazie ai volontari di una benemerita associazione, un museo dedicato al poeta e artista Padre Agostino Venanzio Reali, frate cappuccino nato in questa terra.

Montetiffi è anche luogo dell’ultimo tegliaio, che produce, con l’argilla, il testo per la cottura della piadina, quella famosa teglia dei contadini che oggi viene esportata in tutto il mondo. L’appello ad aiutare Montetiffi è stato lanciato dalla sindaca di Soglian Tania Bocchini e dai suoi assessori.

Sindaca Bocchini, quante persone risiedono in questa frazione?

"Gli abitanti sono poco più di 90 e il borgo storico oggi conta una trentina di persone. La popolazione ultrasettantenne rappresenta il 17%, mentre i ragazzi che usufruiscono del trasporto scolastico sono sei".

Quante sono le aziende?

"Ci sono sei aziende agricole che producono foraggi, cereali (biologici), sementi e allevano un buon numero di ovini e bovini".

Com’è la situazione delle frane a Montetiffi?

"Oggi questa realtà è isolata. La strada provinciale SP88 che porta al borgo è interrotta a causa di una frana".

Cosa avete fatto per alleviare i disagi?

"La viabilità alternativa che è stata sistemata, come si può, in realtà è percorribile solo con mezzi fuoristrada".

E ora?

"Senza una viabilità adeguata, diventa tutto più difficile, se non impossibile come ad esempio il trasporto giornaliero del latte verso la centrale di Cesena, il rifornimento alle aziende agricole del foraggio necessario per gli allevamenti e del gasolio per mandare i mezzi agricoli, l’estrema difficoltà per i ragazzi di frequentare la scuola". In difficoltà anche la coltura del grano, del tutto particolare quella che avviene a Montetiffi da parte degli agricoltori? "Sì. Fra poco inizierà il tempo della mietitura. Se la situazione non muterà con la costruzione di una viabilità adeguata, non si potranno raccogliere i cereali, perché i mezzi per la mietitura sono ingombranti e per muoversi hanno bisogno di una percorribilità adeguata. Il grano che gli agricoltori seminano è autoctono, antico, coltivato biologicamente".

La gente ha paura?

"Non paura, ma è molto preoccupata. Capiamo che questa emergenza ha messo in ginocchio un’intera regione, la Romagna, con morti, tanti disastri e sfollati e ingenti danni economici, ma queste persone temono enormemente e con grande preoccupazione di restare al palo, di rimanere isolate dal resto del territorio e di vedere le loro aziende senza futuro se non ci saranno interventi urgenti. Per questo loro e noi insieme lanciamo un appello: aiutateci per non vedere distrutto tutto".