di Ermanno Pasolini
E’ una vera e propria corsa contro il tempo in quanto l’inverno si avvicina e le abitazioni e alcune frazioni rischiano di tornare a essere isolate. Roncofreddo è stato il Comune della Valle del Rubicone più duramente colpito dall’alluvione. Della situazione parlano la sindaca Sara Bartolini e la vice Daniela Dellachiesa.
Quali strade ora sono oggetto di intervento?
"La Provincia ha iniziato a mettere in sicurezza la Sp75 fra le frazioni di Sorrivoli e Diolaguardia per una spesa di 400mila euro".
E per le strade comunali?
"Il commissario generale Figliuolo ha firmato l’ordinanza per il riconoscimento della somma urgenza ai Comuni alluvionati. Verrà aggiornato il piano di ricognizione danni della messa in sicurezza della viabilità per il 70% delle strade comunali".
Quanto servirà per rimettere a posto tutto?
"Circa 12 milioni di euro tra ripristino della rete viaria, la costruzione di nuovi tratti e il consolidamento dei borghi storici e dei versanti colpiti da frane come le frazioni di Monteleone, Sorrivoli, Ciola Araldi e Ardiano".
Riuscirete a sistemare tutto prima dell’inverno?
"Purtroppo no. La ricostruzione richiederà anni. Adesso la nostra urgenza è avere a disposizione dal governo le risorse necessarie per la messa in sicurezza dei tratti più a rischio con l’arrivo dell’inverno che speriamo sia mite".
Come Comune avete stanziato fondi?
"Tutta la nostra disponibilità di avanzo libero di bilancio, circa 340mila euro, è stato utilizzato per gli interventi urgenti subito dopo l’alluvione. Per fortuna sono venuti in nostro soccorso i Vigili del Fuoco. Loro insieme alle ditte incaricate dal Comune hanno fatto sì che venissero riaperte tutte le strade comunali, anche se con molte limitazioni di transito spesso riservato solo ai residenti, tranne una, la via Molino, nella frazione di Santa Paola in quanto le colonne mobili dei Vigili del Fuoco hanno potuto operare fino al 31 luglio".
Ci sono ancora famiglie isolate?
"Isolate no, ma otto famiglie e una ventina di persone sono ancora fuori dalle loro case".
E per le imprese?
"Quelle agricole hanno subito danni notevolissimi e su di loro, così come sui privati, pende l’incognita dei rimborsi in quanto non risultano ancora stanziate le risorse necessarie. Siamo fiduciosi che Figliuolo sappia farsi portavoce dei drammi delle nostre comunità".
Quali sono le richieste più urgenti?
"Il ripristino della circolazione in sicurezza e il rimborso dei danni subiti con una attenzione particolare per il dissesto idrogeologico nella fase di ricostruzione".