"Studiare nel lockdown è stato molto stimolante"

"Spero che i docenti siano comprensivi e valorizzino lo studio individuale"

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Durante la quarantena Agnese Ragazzini (foto), maturanda del liceo classico Monti residente a Forlì, è rimasta in contatto con i suoi amici conosciuti grazie a una borsa di studio di Intercultura che l’ha portata a frequentare il penultimo anno in Cina.

Come è stato il suo lockdown?

"Con i miei ex compagni di Zhaoqing ci siamo sentiti spesso, lì ci sono stati molti morti. Mi hanno dato supporto psicologico e si sono offerti di mandarmi delle mascherine ma quelle le ho cucite io stessa e le ho regalate. Sono grata di questi mesi che sono stati stimolanti, ho studiato con il gusto di apprendere. E ho vissuto appieno la mia realtà familiare".

E le lezioni online?

"La didattica a distanza ha molto da dare, spero che vengano migliorati alcuni meccanismi così da supportare quella in presenza".

Quando sosterrà l’esame?

"La mia classe sarà la prima e io sarò interrogata sabato. L’incertezza sulla modalità delle prove ha pesato molto, è stato più faticoso capire come ci si doveva preparare che lo studio in sé".

Che aspettative ha?

"Spero i docenti abbiamo un occhio comprensivo che valorizzi lo studio individuale per un esame così nuovo e difficile". Ha tirato un sospiro di sollievo quando ha saputo non c’era più la versione di greco e latino?

"Sì, era molto impegnativa. Ma ci viene data la possibilità di dimostrare quello che valiamo anche nell’orale".

Da chi si farà accompagnare al colloquio?

"Da mia mamma, che tante volte mi ha aiutato a ripetere. Se non ci fossero le restrizioni avrei portato i miei 5 fratelli".

f.s.