Stuprò l’amante, sconto di pena in Appello per l’ex carabiniere

Condanna a 3 anni e 4 mesi per il 50enne che ha sempre negato la violenza sessuale

La Corte d’Appello di Bologna ha ridotto la pena di cinque anni di reclusione a 3 anni e 4 mesi per un ex carabiniere accusato di aver stuprato l’amante che lo voleva lasciare. I fatti risalgono al 2016. Lui sposato con figli, una cinquantina d’anni. Lei single, 30enne. Si erano incontrati vicino a un cimitero, nelle colline cesenati, per chiudere una volta per tutte quella relazione tormentata che durava da anni. Era il 22 novembre del 2016. La donna inviò un messaggio al carabiniere dicendogli che voleva chiudere. Ma lui non era d’accordo e, in quell’auto, a pochi metri dal campo santo, secondo il racconto della vittima, provò a convincerla ad avere un nuovo rapporto sessuale. La donna cercò di sottrarsi, ma fu inutile. Partì la denuncia per violenza sessuale, la trentenne si fece anche visitare al pronto soccorso. L’uomo difeso a processo dall’avvocato Raffele Pacifico, ha sempre negato ogni addebito sostenendo che la sua ex amante aveva fortemente voluto quell’ultimo rapporto. La difesa ha anche sollevato un’eccezione davanti alla Corte di Bologna,

perché il Carabiniere non sarebbe stato sentito dal magistrato durante le indagini, come da lui richiesto.

Si attendono ora le

motivazioni della sentenza, dopodiché l’ultima strada percorribile rimarrà la Cassazione.