Sulle orme di San Francesco. Torna il presepe del duomo

La natività artistica realizzata dalla famiglia Gualtieri è dedicata quest’anno al santo di Assisi: "Un ambiente raccolto che invita a meditare" .

Sulle orme di San Francesco. Torna il presepe del duomo

Sulle orme di San Francesco. Torna il presepe del duomo

Ogni presepe ha un suo luogo, perché ogni presepe ha il suo messaggio da portare a chi lo osserva. Di fede, ovviamente, ma non solo. Ieri pomeriggio nell’atmosfera raccolta della cripta del duomo, il parroco Giordano Amati ha impartito la sua benedizione all’opera realizzata dalla storica famiglia di presepisti Gualtieri e resa possibile dal contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Cesena rappresentata per l’occasione dal presidente Luca Lorenzi e dal suo predecessore Roberto Graziani. L’allestimento è dedicato a San Francesco, in occasione dell’ottocentesimo anniversario della prima rappresentazione della Natività, ideata appunto dal santo di Assisi. Era la notte di Natale del 1223 quando Francesco, arrivato a Greccio, decise di collocare una mangiatoia con della biada sull’altare, affiancando un bue e un asinello.

"C’è chi dice che in quel contesto si vide comparire un bambino che rideva tra le braccia di San Francesco – ha ricordato don Giordano – ma il punto non è questo. Il punto riguarda la fede e l’alto valore spirituale che il presepe porta con sé. Perché in fin dei conti si parla spessissimo di Natale, ma poi spesso ci si ferma lì. Natale di chi? Di Gesù. Senza quello, tutto il resto non conta. Attraverso la rappresentazione della Natività vengono veicolati messaggi che nel corso della vita rischiano di perdersi, ma che qui riconducono ad altri pensieri, lieti, di pace, magari legati a ricordi di adulti che erano bambini e che scoprono il sollievo di ritrovare quello spirito". Il ‘qui’ è importante: "Un allestimento del genere - rilancia Marco Gualtieri, che ha curato l’opera insieme alla sorella Caterina - meritava di essere collocati in un ambiente raccolto, che inviti alla meditazione. Abbiamo raffigurato diverse tappe della vita di San Francesco: dalla giovinezza con la famiglia e la vita dissoluta, fino alla partenza per la guerra e poi al suo radicale cambio di vita, con la ‘spogliazione’ davanti al vescovo di Assisi. Per diffondere un messaggio di speranza non servono tanti meccanismi". Il testo di accompagnamento è stato composto da Caterina Gualtieri e interpretato da Ilario Sirri. L’opera sarà visitabile durante gli orari di apertura della chiesa fino al 14 gennaio.

Luca Ravaglia