Svolta elettronica per gli Extraliscio

Esce oggi ‘Romatic robot’, il nuovo album del gruppo di Mirco Mariani: "Ampio spazio alla sperimentazione, la musica è libertà"

di Filippo Aletti

È un robot il direttore d’orchestra del nuovo album degli ‘Extraliscio’, intitolato appunto ‘Romantic robot’ e caratterizzato da inedite sonorità elettroniche. Il disco, registrato dal leader del gruppo Mirco Mariani nel suo studio Labotron di Bologna, include otto nuovi brani, in cui spiccano le collaborazioni con Davide Toffolo dei ‘Tre allegri ragazzi morti’ e con il cantautore Luca Barbarossa. Non mancano, però, canzoni più tradizionali, legate al mondo del liscio, come la cover di ‘Non mi dire mai goodbye’ di Tony Renis. Nel disco ha partecipato anche lo storico clarinettista Moreno Conficconi, noto come ‘Il biondo’.

Mariani, da dove arriva questa svolta elettronica?

"Tutto è partito in maniera bizzarra. Lo scorso anno abbiamo fatto concerti bellissimi assieme a un’orchestra sinfonica, quindi avevo chiesto al maestro Roberto Molinelli di arrangiare il tutto. Solo che poi, siccome sono un po’ pazzo, mi sono fatto dare gli spartiti in digitale e li ho fatti suonare in automatico dagli strumenti del mio studio. Diciamo che è un disco molto più extra che liscio".

Dunque c’è tanta sperimentazione?

"Assolutamente, anche perché personalmente credo che la musica sia un gesto di libertà. Sono convinto che in questo campo si debba cercare di innovare e di osare, senza avere paura. Quindi ho utilizzato strumenti rari come l’ondioline o il moog, dei sintetizzatori primordiali".

Come mai avete scelto il titolo Romantic robot?

"Ci piaceva l’idea di questo robot che dirige l’orchestra, mantenendo però lo spirito romantico, proprio perché questo automa arrangia i brani come lo si intende nella musica classica. Volevo produrre qualcosa di diverso, anche perché l’elettronica pura l’hanno già fatta i Kraftwerk".

Nel disco ritorna anche Davide Toffolo, che dopo Sanremo ormai è quasi un membro del vostro gruppo.

"Con lui abbiamo un rapporto speciale. La musica ci ha unito, è come se fossimo dei vecchi amici che si conoscono da una vita. Lui ha scritto per noi ‘La gazza chiacchierona’, uno dei miei pezzi preferiti del nuovo disco".

La collaborazione con Tony Renis com’è andata invece?

"È stata un’esperienza bellissima. Abbiamo arrangiato la cover di un suo brano storico al telefono. Mi ha insegnato che le piccole cose fanno la differenza. Lui ci apprezza per la nostra capacità di rinnovare la musica tradizionale".

Dopo Sanremo, l’Arena di Verona e Miami, quando tornerete a suonare nella vostra Romagna?

"Quest’estate torneremo in tour in grande stile, alternando l’orchestra elettronica a quella in carne e ossa. Abbiamo già annunciato alcune date, mentre più avanti ne arriveranno altre. Ovviamente non dimentichiamo le nostre origini, quindi il 26 giugno saremo a Forlì, affiancati dall’orchestra Maderna".