Lavoratori stagionali agricoli: “Tante richieste, rischiamo di buttare via tutto”

"I giovani italiani non sono interessati, contiamo sugli stranieri ma le prefetture lavorano a rilento"

Filippo Tramonti nella sua azienda di San Mauro Pascoli

Filippo Tramonti nella sua azienda di San Mauro Pascoli

"Chi sente di più il problema siamo proprio noi, produttori di ortaggi estivi: stretti tra la carenza di manodopera, da un lato, e le tempistiche imposte dalla grande distribuzione, dall’altro, rischiamo di buttare via il prodotto perché non troviamo nessuno disposto a raccoglierlo". È drammatico il racconto di Filippo Tramonti, titolare di un’azienda agricola biologica specializzata nella produzione di ortaggi a foglia e a bacca, su una superficie di 30 ettari, nelle campagne di San Mauro Pascoli.

Tramonti, perché nessuno vuole lavorare nei campi?

"Diciamoci la verità: i giovani italiani non sono più interessati a questo tipo di mansioni. È un lavoro molto duro, che il caldo record degli ultimi anni rende ancor più sgradito. Ci affidiamo agli stranieri, ma le Prefetture lavorano troppo a rilento per regolarizzare i nuovi ingressi. E i posti garantiti dal ‘decreto flussi’ sono insufficienti".

Qual è la situazione nella sua azienda?

"Rispetto a tanti miei colleghi posso dirmi fortunato: ho una squadra di sei ragazzi marocchini. Lavorano per me da anni: dopo la stagione, a novembre, rientrano in patria dalle loro famiglie e poi tornano qui l’anno successivo. Il lavoro c’è, se fossero in sette sarebbe meglio, ma, viste le attuali difficoltà nel trovare persone, mi accontento".

C’è chi dà la colpa al cosiddetto ‘effetto superbonus’ e al boom dell’edilizia.

"È vero, nell’edilizia l’offerta è molto ampia ora, ma nessuno sa quanto durerà. Subiamo la concorrenza di vari settori, dalla logistica alla grande distribuzione: lo stipendio è inferiore, ma almeno non si lavora per ore sotto il sole cocente".

Ripristinare i voucher potrebbe essere una soluzione?

"No. In questo momento non abbiamo bisogno di lavoratori a ore o di prestazioni saltuarie, anzi. Abbiamo bisogno di persone assunte a tempo determinato per l’intera stagione, adeguatamente formate e pronte a eseguire i lavori necessari. Non c’è altro tempo da perdere".

Maddalena De Franchis