RAFFAELLA CANDOLI
Cronaca

Teatro Bonci sempre più inclusivo La stagione parte con ‘Gianni Schicchi’

L’opera lirica che inaugura il ricco cartellone sarà portata in scena il 7 ottobre dal Conservatorio Maderna .

Teatro Bonci sempre più inclusivo  La stagione parte con ‘Gianni Schicchi’

Teatro Bonci sempre più inclusivo La stagione parte con ‘Gianni Schicchi’

di Raffaella Candoli

"Nuovo cielo Nuova terra" è il fil rouge della nuova stagione al Bonci di Ert- Teatro Nazionale che sarà presentata alla città dal direttore Valter Malosti giovedì 21 alle 19, in un incontro che intende divenire consuetudine, nell’intento di far considerare il teatro cittadino un luogo aperto ai cesenati e al pubblico e sempre più inclusivo. Prova ne siano l’accessibilità fisica alla platea, le sottotitolazioni per i non udenti, i sistemi di miglioramento del suono per chi porta apparecchi acustici o ha impianti cocleari, mentre "per l’audiodescrizione - assicura l’assessore Carlo Verona -, quest’anno non ammessa a contributi del Fondo ministeriale per lo Spettacolo, cercheremo di provvedere autonomamente". Inclusivo anche il bar-caffetteria interno, che grazie ad Asp e Techné impiega personale con particolari fragilità. Lo spettacolo inaugurale è ancora una volta frutto della collaborazione con il Conservatorio Maderna, in scena sabato 7 ottobre alle 21, con l’opera lirica "Gianni Schicchi", lo stesso Maderna il 22 dicembre porterà sul palco il Concerto di Natale, diretto da Paolo Manetti. Il 2023 si chiude con Tango Gala (Compagnia Naturalis Labor). Tra i 35 titoli, di cui 4 produzioni, 6 coproduzioni, 25 ospitalità, per un calendario che arriva fino al 16 maggio, il Bonci programma la prima assoluta della produzione ERT "Fedra" di Jean Racine con Elena Ghiaurov diretta da Federico Tiezzi (dall’11 al 14 aprile); debutta l’8 marzo, nell’ambito della rassegna di danza Carne, la coproduzione internazionale del lavoro di Hannes Langolf, storico danzatore di DV8 Physical Theatre. La collaborazione con il Teatro Valdoca produce l’evento speciale "Bello mondo" in apertura della rassegna "Ciò che ci rende umani" (25 ottobre), con la poetessa cesenate Mariangela Gualtieri e i musicisti Uri Caine e Paolo Fresu. Di ritorno dalla tournée mondiale il 2 e 3 dicembre è atteso a Cesena, sempre produzione Ert "Amore", di Pippo Delbono; una rivisitazione in chiave sacra del classico "Aspettando Godot" di Samuel Beckett, diretto dal maestro greco Theodoros Terzopoulos con Paolo Musio, Stefano Randisi e Enzo Vetrano (dal 18 al 21 gennaio); Accabadora, dal romanzo di Michela Murgia, Premio Campiello 2010, con Anna Della Rosa, diretta da Veronica Cruciani (4 e 5 novembre); si recupera "Uno sguardo dal ponte", di Arthur Miller nell’allestimento di Massimo Popolizio.

Tra i nomi e i volti noti della scena italiana Luigi Lo Cascio, nel monologo dedicato a Pier Paolo Pasolini, "Pa’" (dal 14 al 17 marzo); Laura Marinoni e Elisabetta Pozzi nella Maria Stuarda di Friedrich Schiller (dal 16 al 19 novembre). Fuori abbonamento Luca Bizzarri nel monologo "NonHannoUnAmico" (2 marzo) e il duo Massimo Lopez e Tullio Solenghi "Dove eravamo rimasti" (15 febbraio). Tornano, fra gli artisti stranieri, i Familie Floz, compagnia berlinese del teatro di figura (12 e 13 gennaio) e la regista Irina Brook che dall’1 al 4 febbraio presenta Seagull Dreams da Il gabbiano di Cechov con Geoffrey Carey e Pamela Villoresi. Il cartellone musicale si avvale della consulenza artistica di Carlo Boccadoro, e vede il 24 marzo il trombettista Rob Mazurek con l’Exploding Star Orchestra; l’orchestra Filarmonica "Arturo Toscanini" (27 gennaio); i Solisti della Scala (23 aprile); L’Usignolo, con la rivisitazione per ensemble di fiati di una celebre opera di Verdi (Il Trovatore Ballabile, 6 gennaio 2024).