Cesena, 19 settembre 2023 – Ore 5.10, la terra trema. Un lunedì mattina di paura, cominciato prima dell’alba. Un risveglio brusco e spaventoso per molti cesenati che ieri mattina hanno avvertito chiaramente la forte scossa di terremoto di magnitudo 4.9 con epicentro a 3 chilometri a sud-ovest di Marradi, in provincia di Firenze. Una forte scossa, lunga sette secondi che sono sembrati infiniti, è stata registrata a circa 8 chilometri di profondità sull’Appennino tosco-romagnolo. E’ stata avvertita distintamente in Toscana, ma anche in Emilia-Romagna. Da Rimini a Cesena, da Ravenna a Lugo, da Faenza a Forlì, da Imola a Bologna, la prepotenza della terra ha fatto irruzione dentro le abitazioni dormienti, dove un boato improvviso ha scosso gli animi e le menti di chi ancora era immerso in un sonno profondo. La paura si è diffusa in pochi istanti. Alle 4.38 una scossa di magnitudo 3.3 era stata registrata nella stessa zona di Marradi. Alle 5.16 un’altra scossa di magnitudo 2.8 è stata registrata nella zona di Tredozio, nel Forlivese.
Uno sciame sismico che ha continuato per tutta la giornata di ieri, con oltre cento scosse di terremoto di più lieve intensità rispetto a quella del mattino. A Marradi si è proceduto dalle prime ore dell’alba con le verifiche tecniche sugli edifici sensibili come gli istituti scolastici, e le scuole di ogni ordine e grado sono rimaste chiuse ieri nei comuni toscani di Marradi, Palazzuolo sul Senio, Firenzuola, Borgo San Lorenzo. Anche la città di Cesena si è attivata ieri mattina per verificare che non ci fossero danni negli edifici pubblici e privati. "A seguito della rilevante scossa di terremoto di questa mattina – ha detto ieri il sindaco di Cesena Enzo Lattuca – sono scattati i sopralluoghi dei tecnici comunali negli edifici scolastici sulla base delle segnalazioni ricevute dai dirigenti scolastici rispetto a diverse anomalie. La stessa ricognizione è stata effettuata dalla Provincia nelle scuole superiori del comprensorio cesenate e forlivese". "Sono in contatto – ha detto il sindaco Lattuca – con la sindaca di Tredozio per fornire supporto in seguito ai danni riscontrati nel suo Comune".
Proprio a Tredozio ieri mattina le persone si sono riversate in strada dopo la forte scossa. Nel piccolo comune dell’Appennino forlivese ci sono stati crolli di calcinacci, cedimenti di parti di muro, grosse crepe, mobili caduti, comignoli divelti. A Tredozio il municipio è stato chiuso e dichiarato inagibile, mentre a Modigliana gli ospiti di due case di riposo sono stati fatti evacuare in giardino, e sono state chiuse le strutture scolastiche nella giornata di ieri. Una squadra di volontari della protezione civile di Cesena è partita per Tredozio, dove ieri la Regione ha allestito strutture temporanee per ospitare le persone sfollate dalle proprie abitazioni. I vigili del fuoco di Forlì-Cesena hanno lavorato senza sosta nella giornata di ieri e decine sono state le chiamate ricevute dalla zona di Cesena, dove sono state effettuate verifiche statiche su alcuni edifici per delle crepe che si sono aperte in seguito al terremoto. Nessun edificio nel Cesenate è stato dichiarato inagibile, i vigili del fuoco hanno riscontrato che le crepe sono del tutto superficiali e hanno intaccato solo l’intonaco di alcune abitazioni.