Testi, foto e disegni sugli effetti della pandemia

Da lunedì al Montefiore esposizione della designer Claudia Farneti. "Li ho raccolti nelle scuole cesenati"

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di Raffaella Candoli

"Pandemia, lockdown e violenza sulle donne", tematiche interconnesse che rappresentano quest’anno il focus di "InDifferenze", progetto educativo che da cinque anni la designer fotografa Claudia Farnedi, in arte Claudia Meraviglia, conduce nelle scuole in collaborazione con il Centro Donna del Comune di Cesena, dando poi luogo all’esposizione fotografica presso il Centro commerciale Montefiore.

Da lunedì a domenica 25, nel grande atrio del supermercato, i clienti potranno vedere, meditare, informarsi sul materiale raccolto: testi, fotografie, disegni e video, prodotti insieme a 500 giovanissimi studenti. "Abbiamo lavorato, la sociologa Caterina Cenciotti del Centro Donna, ed io - spiega Claudia Farnedi -, nelle scuole elementari, medie e superiori del nostro territorio, coinvolgendo centinaia di allievi sulle tematiche indicate. E, seppure in forma rivisitata a causa delle normative anti Covid, sono onorata di portare la testimonianza emotiva-creativa delle alunne e degli alunni, in un luogo molto frequentato da donne e uomini di varia età, estrazione sociale, formazione culturale, italiani e stranieri, qual è il Montefiore. E di questa opportunità in termini di visibilità e sensibilizzazione, ringrazio il direttore Luca Pancaldi e lo staff del Centro".

Il progetto è stato dedicato quest’anno alla pandemia e alle ricadute sociali che essa ha avuto sulle persone, soprattutto su bambini, ragazzi e anziani, senza trascurare i gravi dati relativi alle violenze domestiche sulla donna inaspriti proprio da questo periodo di segregazione domestica.

"Il lockdown – prosegue Farnedi - è stato infatti definito il più grande esperimento psicologico del mondo, che ha sconvolto la quotidianità e rotto il consueto equilibrio e la routine di tanti. Gli aspetti sociali, cognitivi ed emotivi di ogni fascia d’età sono stati messi a dura prova. Le mie ricerche artistiche sono un modo anche per comunicare socialmente, dando voce, con allestimenti e progetti, a princìpi etici, filosofici, morali che più mi toccano e che ritengo giusto portare avanti come essere umano e come artista. La collaborazione di anni con il Centro Donna mi dà l’opportunità di relazionarmi a tanti giovani traducendo il loro sentire e contribuendo, per la parte creativa, alla realizzazione del progetto". L’evento, alla quinta edizione, vede la collaborazione della Regione, del Comune, del Centro Donna e dell’Assessorato alle Politiche delle Differenze.