
Il Cesena a Cremona senza i propri sostenitori, confermata la decisione della Prefettura. Attese sanzioni più pesanti per i fatti alla stazione di Bologna.
Niente trasferta a Cremona per tutti i tifosi del Cavalluccio residenti nella provincia di Forlì-Cesena. Lo ha ribadito ieri il Tar della Lombardia, che ha respinto il ricorso presentato dagli avvocati Giovanni Adami, Riccardo Luzi, Paolo Alberto Reineri e Daniele Labbate, che si erano opposti al decreto del prefetto di Cremona attraverso il quale giovedì pomeriggio era stato ufficializzato il no alla possibilità di accedere allo stadio Zini. La motivazione con la quale era stata presa la decisione riguarda i non idilliaci rapporti tra opposte tifoserie per via dei gemellaggi in essere (ma la questione non avrebbe avuto un peso dirimente, visto anche il fatto che il 26 dicembre scorso, in occasione di Cesena-Cremonese, il tifo organizzato lombardo era comunque presente all’Orogel Manuzzi), ma soprattutto i recenti fatti che hanno coinvolto una parte di supporter bianconeri in occasione della trasferta a Reggio Emilia. Mentre il treno che trasportava i tifosi si era fermato a Bologna, alcuni di loro erano scesi lanciando fumogeni, petardi e anche altri oggetti, danneggiando strutture della stazione e colpendo pure un altro treno, col risultato che la circolazione ferroviaria era stata temporaneamente bloccata. Nei prossimi giorni, dalla questura di Bologna dovrebbero anche arrivare una serie di Daspo indirizzati ai presunti responsabili. Provvedimenti analoghi peraltro a quelli attesi per i tifosi della Reggiana, colpevoli di aver bersagliato il bus dei supporter romagnoli in viaggio verso la stazione con un lancio di pietre. A causare forte malcontento sia tra gli ultras della Curva Mare che tra i tifosi del Centro Coordinamento che si sono rivolti congiuntamente alle vie legali, è stato prima di tutto il fatto che in seguito a questi episodi a dover pagare le conseguenze non siano soltanto i responsabili degli atti vandalici, ma l’intera tifoseria, per la stragrande maggioranza estranea alla vicenda. "La materia è relativamente nuova – ha commentato dopo il responso l’avvocato Riccardo Luzi – tanto che non è ancora presente una giurisprudenza di merito, ma soltanto cautelare. Abbiamo voluto intraprendere questa strada per lanciare un segnale, auspicando di coinvolgere anche lo stesso Cesena Fc. Altri club lo stanno facendo, schierandosi a fianco dei propri tifosi, che sono certamente un valore aggiunto". In questo caso non è stata consentita la trasferta nemmeno ai possessori della Fidelity Card, ideata proprio per gestire circostanze analoghe e che in ogni caso è stata sottoscritta da persone estranee ai fatti di Bologna. Appena 23 i biglietti per il settore ospiti dello stadio di Cremona venduti soltanto a chi risiede fuori dalla nostra provincia.
Luca Ravaglia