Cesenatico, a 71 anni torna a fare il cuoco nel suo hotel

Assenze per Covid e cronica carenza di personale costringono l’ex presidente degli albergatori Giancarlo Barocci a riprendere il posto in cucina

Giancarlo Barocci al bancone del bar nel suo Hotel Leonardo a Cesenatico

Giancarlo Barocci al bancone del bar nel suo Hotel Leonardo a Cesenatico

Cesenatico, 13 luglio 2022 - Come se non bastassero le grosse difficoltà legate alla carenza di personale, gli operatori turistici della riviera in questi giorni devono affrontare il problema dei lavoratori costretti a fermarsi perché sono stati contagiati dal Covid. Questo porta molti albergatori, operatori balneari e ristoratori, a vivere malissimo questa estate di ripartenza. Sì perché i turisti ci sono, le camere degli hotel e gli ombrelloni sono tutti occupati, ma manca il personale per condurre materialmente il lavoro. Chi può telefona a tutti i familiari, coinvolgendoli nelle mansioni più disparate, e ci sono imprenditori che dopo decenni di lavoro di coordinamento e direzione del personale, si ritrovano costretti a tornare a fare gli aiuto cuochi o i camerieri.

È questo il caso di uno degli operatori turistici più noti del territorio, l’ex presidente dell’Associazione degli albergatori di Cesenatico Giancarlo Barocci: "Lavoriamo 24 ore al giorno, io ho perso 10 chili, sono in cucina, nelle cantine e ovunque ci sia bisogno; prima ce la facevo perché ero giovane ed avevo un albergo da 30 camere, mentre adesso di camere ne ho 85 e a 71 anni è dura e ne va anche degli equilibri famigliari, perché non riesco neppure a stare con la mia nipotina che mi cerca sempre. La mancanza di personale è accentuata dal Covid che ne toglie parecchi ed il problema è legato al fatto che non ci sono i controlli, con una liberalizzazione assurda, perché sarebbe stato sufficiente obbligare a tenere le mascherine per limitare i contagi".

Leandro Pasini, attuale presidente di Adac Federalberghi, non nasconde il problema: "Già la questione della carenza di lavoratori è pesante, e adesso con l’aumento dei contagi, purtroppo ci sono hotel in difficoltà ancora maggiore. Si tratta di dipendenti che non hanno particolari problemi di salute, non devono essere ricoverati in ospedale e dopo qualche giorno si negativizzano e possono tranquillamente tornare al lavoro dopo aver fatto il tampone con esito negativo. Ma è evidente che, in una situazione già di per se difficile, perché manca la forza lavoro in tutte le strutture ricettive, se qualcuno si contagia è ancora più difficoltoso condurre le aziende, con situazioni al limite della sostenibilità e ancor più gravi nelle piccole aziende, dove se anche manca soltanto una figura, è estremamente difficile garantire i servizi dell’ospitalità".

Il problema riguarda anche la categoria dei balneari, con parecchi stabilimenti ai quali manca un bagnino, una barista o una cameriera, tuttavia in spiaggia sono meno le defezioni del personale dovute al Covid, come ci racconta Simone Battistoni, presidente della Cooperativa stabilimenti balneari di Cesenatico alla quale aderiscono 127 lidi: "Registriamo qualche caso di dipendenti che si sono dovuti assentare dal lavoro una settimana perché sono stati contagiati, ma la situazione non è allarmante; resta invece serio il problema nel reperire i lavoratori stagionali e molti nostri colleghi sono stati costretti a trovarli all’interno delle famiglie, chiamando i parenti. Diciamo indicativamente che l’80 per cento dei soci è in difficoltà perché manca il personale, mentre meno del 10 per cento ha dei casi di dipendenti fermati tempora neamente dal Covid".

Anche sulla spiaggia confinante di Gatteo a Mare, il problema della carenza di personale è molto sentito, come ci conferma Massimo Bondi, presidente della Cooperativa dei bagnini di Gatteo e del Gatteo Mare Summer Village: "Anche qui la maggioranza dei balneari avrebbe bisogno di più stagionali, è un problema molto serio e che dobbiamo affrontare in prospettiva 2023. Fortunatamente i casi di personale infettato dal Covid si contano su una mano, mentre il problema è maggiore nelle strutture turistiche al chiuso".