Traffico pesante sui ’Mandrioli’, la Lega contro l’eventuale divieto

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In Alto Savio non c’è solo la E45 che fa discutere, ma anche la strada dei Mandrioli, che per la parte romagnola comincia a Bagno di Romagna da cui si arriva in pochi chilometri nella Valle del Tevere e nella Valle dell’Arno (Umbro-Casentinese-Romagnola). La strada di passo Mandrioli (quota 1.173 m), che collega Bagno-Badia Prataglia in territorio aretino, entra un’altra volta nel palazzo regionale della Toscana, per mettere di nuovo all’attenzione la dibattuta questione della chiusura o meno al traffico pesante di quella importante arteria, che collega direttamente Alto Savio e alta Valle dell’Arno. Un tema e un problema, quello di rendere off limits la strada dei Mandrioli ai mezzi pesanti, di cui si è parlato e se ne sta parlando in specie dalla parte romagnola, che per conformazione morfologica del proprio territorio, presenta il tratto più difficile da percorrere da parte dei bisonti della strada.

La strada di passo Mandrioli è stata progettata ormai 150 fa, quindi ora non proprio del tutto adatta ed adeguata al transito di camion, bilici, autotreni, tir, del terzo millennio. Una strada, con carreggiata troppo stretta per i camion con rimorchio e altri mezzi pesanti che invadono, rischiosamente per gli altri utenti, la corsia opposta nelle curve e controcurve di cui è piena. E tornando alla strada di passo Mandrioli, questa volta viene portata nella sede regionale a Firenze dal Gruppo della Lega, per bocca del consigliere regionale Marco Casucci: "Avanti piano, o forse troppo piano". Ricorda poi l’esponente della Lega: "La chiusura ai camion creerebbe chiare e pesanti ripercussioni e quindi la questione non è secondaria. Ci auguriamo che, oltre ai giustificati incontri si arrivi, poi, magari non in tempi biblici, ad una definitiva determinazione. La risoluzione dei problemi infrastrutturali deve essere centrale".

Gilberto Mosconi