Tre piazze, finora reperti del Settecento Ma vicino alla Malatestiana cresce l’attesa

Rivenuti fondazioni e muri di un complesso demolito negli anni Sessanta. Le tracce del passato potrebbero però essere più antiche

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di Paolo Poponessi

Le nostre città sono stratificazioni di storia che celano nel sottosuolo le tracce e le memorie della loro generalmente lunghissima vita. Non ha fatto eccezione Cesena proprio all’ avvio del cantiere relativo al cosiddetto ‘progetto delle Tre piazze’ finalizzato alla riqualificazione di un’ area decisamente centrale della città. Incominciati i lavori in piazza Almerici proprio a fianco del palazzo del Ridotto, gli scavi hanno subito incominciato a restituire elementi del passato. Non va trascurato che questo luogo di Cesena è carico di memorie, qui avevano sede le supreme magistrature cittadine dal medio evo come il podestà o il consiglio dei Conservatori o quello degli Anziani. Inoltre, come ricorda la lapide affissa al Palazzo del Ridotto, almeno fino ai primi decenni del Cinquecento, si trovava una sinagoga, fulcro della vita degli ebrei cesenati presenti in città almeno dalla fine del Trecento. Così quando le ruspe hanno cominciato a sconvolgere piazza Almerici sono subito affiorati resti consistenti di muri in mattoni dall’ aspetto assai datato e la centralità del ritrovamento ha alimentato attese e speranze di avere riscoperto resti molto antichi. In realtà quello che è stato riportato alla luce e sul quale si sono messi subito al lavoro archeologi e Soprintendenza è qualcosa di comunque significativo ma che fa fare un salto indietro "solo" (si fa per dire…) al XVIII secolo. Ma che cosa è stato trovato? Praticamente per tutta l’area della piazza sono tornate alla luce fondazioni, muri perimetrali e trasversali nonchè materiali di riempimento di un complesso edilizio che risale al Settecento. Si tratta solo di laterizi, e sembra che per ora non ci siano stati ritrovamenti significativi di oggetti come monete o suppellettili.

In realtà si tratterebbe di una scoperta in qualche modo attesa dato che il complesso fu definitivamente fatto scomparire negli anni Sessanta del secolo scorso. Spetta ora ad archeologi e Soprintendenza d’intesa con l’ amministrazione comunale valutare come gestire il ritrovamento e cioè se documentare attraverso rilievi e foto i resti e poi ricoprire il tutto o se, anche solo parzialmente, lasciare visibili queste tracce del passato. Peraltro anche nel vicino vicolo Masini uno scavo ha riportato in luce alcuni tratti di pavimentazione stradale in ciotoli, segno che ci si possono attendere altre sorprese dal progredire dei lavori. E’ emersa poi una sepoltura con resti umani risalenti forse all’epoca altomedievale, ma la datazione precisa è ancora in corso. Nonostante i ritrovamenti, ovviamente il progetto di risistemazione di tutta l’area va avanti, con l’ impresa Zambelli srl, leader in Italia nella riqualificazione dei centri storici, impegnata nella pavimentazione e nell’ arredo urbano, Buccelletti per il verde, E.R. Lux per la predisposizione dell’illuminazione pubblica e l’ impresa Coromano.

Dopo piazza Almerici, i lavori interesseranno anche l’area posta di fronte alla Malatestiana, luogo significativo carico di memorie cittadine e non è azzardato ipotizzare che anche in questo caso le attività di scavo possano restituire altre tracce del passato di Cesena.