Tre processi in un anno per il ‘codice rosso’

Un uomo accusato dall’ex compagna è stato assolto in un processo e condannato per due reati in un altro, ma ha fatto appello

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I processi penali contrassegnati dal ‘codice rosso’, relativi a vicende violente che si svolgono in ambito familiare, si svolgono con una forte riduzione dei tempi rispetto a quelli, solitamente molto lunghi, dei processi ordinari. E’ l’effetto dell’applicazione della legge conosciuta come ‘codice rosso’ varata il 19 luglio 2019 per cercare di arginare la crescente ondata di violenze in ambito familiare e affettivo.

E’ così che Stefano Perrone, cesenate di 38 anni, nel giro di meno di un anno si trova ad affrontare il terzo processo per vicende legate al burrascoso rapporto con l’ex compagna che vive a Forlimpopoli. Si tratta di vicende che risalgono al periodo che va da settembre 2020 a gennaio 2021.

Nel luglio dello scorso anno il giudice dell’udienza preliminare Giorgio Di Giorgio assolse l’uomo dalle accuse di atti persecutori (stalking) nei confronti dell’ex compagna e di violazione del divieto di avvicinarsi alla donna. Nel processo, che si svolse con la formula del rito abbreviato che avrebbe garantito uno sconto di pena in caso di condanna, l’imputato era accusato anche di minacce, ma da questa imputazione era stato prosciolto poiché la donna aveva ritirato la querela sporta a suo tempo.

Pochi mesi prima, nel maggio 2021, l’uomo era stato condannato dal collegio giudicante del Tribunale di Forlì, presieduto da Monica Galassi, a un anno e quattro mesi di reclusione per violenza privata sempre nei confronti dell’ex compagna: l’avrebbe bloccata un paio di volte con la sua auto mentre camminava a piedi lungo la strada impedendole di proseguire il cammino, e la costrinse a rimanere fuori di casa danneggiando la serratura della posta d’ingresso. Contro questa condanna gli avvocati difensori Beatrice Baratelli e Vittorio Tortolone hanno presentato appello e sono in attesa del processo di secondo grado. In questo processo l’uomo era stato assolto dalle accuse di minacce, estorsione, di aver filmato e diffuso immagini di un rapporto intimo, e di aver dato alla donna pugni e calci causandole lesioni guaribili in otto giorni.

Venerdì scorso è iniziato davanti al giudice Marco Mazzocco un ulteriore processo contro Stefano Perrone per aver violato il divieto di avvicinarsi all’abitazione dell’ex compagna; l’uomo era stato condannato con decreto penale, ma ha fatto apposizione; nella prima udienza c’è stato solo il rinvio al prossimo mesi di dicembre per l’istruttoria dibattimentale.

Paolo Morelli