Trecento euro di buoni per i dipendenti Amadori

Saranno erogati a oltre 8.700 impiegati e operai a fronte dell’impegno profuso per il raggiungimento degli ottimi risultati previsti per il 2022

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Un totale di oltre 2,6 milioni di euro destinato a più di 8.700 collaboratori, ai quali andranno 300 euro netti ciascuno: il gruppo Amadori ha deciso di sostenere i suoi lavoratori dipendenti con qualifica di impiegati e operai con un aiuto per affrontare l’aumento del costo della vita.

La decisione è stata presa dai vertici dell’azienda per supportare i collaboratori in questo delicato momento socio-economico e si concretizza in un contributo che sarà erogato alla comunità aziendale nei prossimi giorni.

"Il nostro gruppo chiuderà l’esercizio 2022 con ricavi e utili in crescita, nonostante l’incremento dei costi operativi, dai prezzi delle materie prime a quelli dell’energia – ha dichiarato il vice presidente Denis Amadori –. Questa performance è stata resa possibile grazie all’impegno quotidiano di tutti i nostri collaboratori, che abbiamo deciso di sostenere attraverso un contributo economico immediatamente disponibile".

Il welfare aziendale è l’insieme di iniziative, beni e servizi che ogni azienda può mettere a disposizione dei propri dipendenti con lo scopo di aumentare il loro benessere e favorire la conciliazione tra vita privata e professionale. Nel Cesenate è già stata sterimentata con successo da diverse aziende.

All’interno delle politiche di welfare non sono previste erogazioni dirette in denaro, ma importi erogati dall’azienda spendibili in beni e servizi che non sono sottoposti alle trattenute fiscali e previdenziali della retribuzione convenzionale.

L’azienda può erogare ai dipendenti buoni spesa e carburante, oppure da spendere per sport e benessere, viaggi, cultura e tempo libero, istruzione e formazione, assistenza alla famiglia, mutui, trasporto pubblico, salute e previdenza. Il vantaggio del welfare aziendale è notevole sia per l’azienda che per il dipendente: a fronte di un’erogazione di 1.000 euro, l’azienda risparmia circa 400 euro di oneri che avrebbe dovuto sostenere se la somma fosse stata inserita in busta paga; analogo il vantaggio per il dipendente: a fronte dell’erogazione di 1.000 euro lordi in busta paga, si ritroverebbe con circa 600 euro netti. Può essere convertito in welfare aziendale anche il premio di produttività o di risultato; in questo caso il vantaggio per l’azienda è lo stesso, mantre per il lavoratore il risparmio è di circa il venti per cento: a fronte di un’erogazione di 1.000 euro, il dipendente ottiene una capacità di spesa di circa 800 euro.

"L’iniziativa – si legge in una nota diffusa dall’Amadori – è l’ultima in ordine di tempo di una serie di azioni di welfare aziendale intraprese dall’azienda e si aggiunge al costante impegno in ambito Corporate Social Responsibility promosso da Amadori su tutti i territori in cui opera".

re.ce