LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Tredicesima ’bruciata’ dalle tasse. Meno del 10% per i regali di Natale

Lo studio della Federconsumatori: oltre il 50 per cento della gratifica per pagare mutui e bollette

Tredicesima ’bruciata’ dalle tasse. Meno del 10% per i regali di Natale

Tredicesima ’bruciata’ dalle tasse. Meno del 10% per i regali di Natale

Un regalo che sia per sempre. Un diamante? No, una rata del mutuo. Le ormai imminenti festività natalizie per molti cesenati saranno prima di tutto all’insegna del pragmatismo, con gli alberi di Natale domestici destinati ad accogliere prima di tutto regali utili al bilancio familiare. E se anche a risentirne potrebbe essere un pizzico di romantica magia, è pur vero che per i classicissimi ‘due cuori e una capanna’, la capanna bisogna pur mantenerla. A dicembre in Italia saranno accreditate sui conti di 18,9 milioni di lavoratori dipendenti e di 16,1 milioni di pensionati, le tredicesime, per un ammontare complessivo di circa 43,8 miliardi di euro. Le tredicesime rappresentano quella boccata d’ossigeno che vale gli acquisti di Natale. O per lo meno è tradizionalmente stato così in un passato che rischia di sbiadirsi ogni anno di più. In base ai dati di un’indagine realizzata da Federconsumatori, gran parte degli importi ricevuti saranno infatti erosi dalle numerose scadenze di dicembre. Secondo lo studio solo il 9,6% di quanto ricevuto rimarrà nelle tasche delle famiglie per regali, pranzi, cenoni ed eventuali viaggi. La fetta maggiore sarà invece destinata a coprire rate di mutui o prestiti, la cui incidenza è pari al 29,2%. Tale voce, da sempre in testa alla classifica delle componenti che intaccano la gratifica natalizia, con il ripetuto rialzo dei tassi, ha comportato una impennata delle rate, specialmente per chi aveva contratto mutui a tasso variabile. In molti casi le rate sono più che raddoppiate.

A ruota arrivano i costi delle bollette, ai quali sarà destinato il 24,60% dell’importo totale. Altra voce con un peso importante è quella relativa alle tasse (12,1%), all’rc auto (14,8%) e all’aumento dei prezzi, che non arresta la sua corsa (tale fattore inciderà il 9,7% della tredicesima). "Quello alle porte – si legge nella nota di Federconsumatori - rischia di essere un Natale molto freddo sul fronte dei consumi e dei regali: per questo continuiamo a sostenere che il trimestre anti inflazione non basta. Per restituire capacità di acquisto alle famiglie è necessario un maggiore impegno, a partire da una riforma delle aliquote iva degli oneri di sistema in bolletta e dal prolungamento del mercato tutelato dell’energia (gas e luce)".