Trevi, iniziata la manovra di risanamento

Le banche creditrici hanno già firmato l’accordo sul debito

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Il Gruppo Trevi, quotato alla borsa di Milano attraverso la finanziaria di controllo Trevifin, sta procedendo sulla strada del risanamento finanziario: dopo aver annunciato i capisaldi della complessa manovra che porterà a una riduzione dell’indebitamento e a un aumento di capitale da 51 milioni di euro, ha avviato la sottoscrizione dei contratti vincolanti relativi all’attuazione della manovra finanziaria 2022.

La raccolta dei consensi alla proposta di accordo di risanamento da parte delle banche creditrici si è conclusa positivamente ieri.

Trevifin e i soci che la controllano (Cassa depositi e prestiti e Polaris Capital Management) hanno sottoscritto l’accordo in base al quale questi ultimi hanno assunto l’impegno a sottoscrivere l’intera quota di loro spettanza dell’aumento di capitale in opzione, nonché le eventuali azioni che resteranno inoptate in proporzione alle partecipazioni detenute.

L’inizio del periodo di offerta relativo all’aumento di capitale in opzione agli attuali soci sarà fissato dal consiglio di amministrazione appena si sarà completata positivamente l’istruttoria attualmente in corso per l’ottenimento dell’autorizzazione da parte della Consob alla pubblicazione del prospetto informativo.

In borsa il titolo Trevifin, che fino a una decina di giorni fa veniva scambiato attorno a 0,60 euro, ha subito un tracollo in seguito all’annuncio che le nuove azioni saranno emesse al prezzo di 0,31 euro, e ieri era quotato circa 0,37 euro.