Trevi, nel 2022 ordini in aumento del 20%

Il gruppo cesenate ha acquisito importanti commesse per infrastrutture in Australia e Arabia Saudita oltre a un tunnel a Bolzano

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Il Gruppo Trevi, nato nel 1957 a Cesena per iniziativa della famiglia Trevisani, sembra in procinto di superare le gravi difficoltà che hanno contrassegnato gli ultimi anni, con il controllo passato nelle mani di fondi di investimento. Ieri ha annunciato importanti acquisizioni di ordini da parte di Trevi spa, la divisione del gruppo specializzata in fondazioni profonde e lavori geotecnici, relativi al secondo trimestre 2022, in continuità con il trend positivo del 2021 e dei primi tre mesi dell’anno in corso. Con le ultime acquisizioni il portafoglio ordini del gruppo a fine maggio 2022 si attesta a 628 Milioni di euro, in forte aumento (+204 milioni di euro) rispetto a fine maggio 2021, mentre gli ordini acquisiti dal gruppo nei primi cinque mesi del 2022 risultano pari a 342,8 milioni di euro, in aumento di circa il 20% rispetto a maggio 2021.

A Melbourne in Australia, per conto del consorzio Spark, Trevi eseguirà, in joint venture con Wagstaff Piling, le opere di fondazione e consolidamento per il North East Link Project, nello Stato di Victoria, che prevede la realizzazione di due tunnel gemelli a tre corsie che andranno a completare la rete autostradale di Melbourne con lo scopo di ridurre i livelli di congestionamento del traffico e i tempi di viaggio per decine di migliaia di automobilisti.

In Arabia Saudita, Trevi ha firmato un contratto per le fondazioni di “The Line”, progetto futuristico ed eco-friendly in costruzione nella provincia di Tabuk, un’avveniristica città da un milione di abitanti che sarà composta da una serie di comunità disposte su una linea retta, “The Line” appunto, lunga 170 chilometri, che corre dalla costa del Mar Rosso nel nord-ovest del paese fino all’interno, attraversando deserti e montagne. Lo schema di distribuzione di The Line, sposta nel sottosuolo a due livelli distinti, l’alta velocità e le infrastrutture. Fuori terra quindi, al posto delle auto, ci saranno spazi verdi per i cittadini e percorsi pedonali.

In Italia, Trevi si è aggiudicati i lavori di fondazione e consolidamento per un nuovo collegamento sotterraneo di circa 3,3 chilometri tra la superstrada Merano-Bolzano e la val Passiria, asset principale della nuova circonvallazione nordovest. Un intervento importante perché consentirà di ridurre la dimensione del traffico, di ridurre i tempi di percorrenza e di migliorare la qualità dell’aria in città.

Infine negli Stati Uniti, la filiale americana di Trevi eseguirà per conto della società Duke Energy un intervento preventivo di salvaguardia ambientale presso la centrale di Roxboro, nel North Carolina, che produce energia elettrica tramite il carbone. Proprio per contenere le ceneri esauste del carbone ed evitare così pericolose fuoriuscite, verranno realizzati degli argini di contenimento.

La diffusione di queste notizie ha messo le ali in borsa al titolo Trevifin, piuttosto depresso negli ultimi mesi, che ieri ha fatto segnare un rialzo superiore al 10 per cento.

Paolo Morelli