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Cesena, 26 giugno 2022 - Il riaccendersi dell’epidemia con l’aumento dei nuovi casi di Covid rischia di nalizzare anche il turismo? L’aumento degli assembramenti da una parte e le mascherine tolte quasi ovunque, hanno favorito la diffusione di una variante del virus che, sebbene da un lato sia fortunatamente meno letale, dall’altro ha una grande capacità di diffondersi. Nella nostra costa di Forlì-Cesena le strutture ricettive sono più di 400 e gli albergatori stanno affrontando seriamente la questione, anche perché sono arrivate le prime disdette, tuttavia si tratta di casi isolati e in proiezione sono fiduciosi per la tenuta del mercato e delle prenotazioni. Leggi anche "Omicron 5, quadruplicata in venti giorni" Leandro Pasini, presidente di Adac Federalberghi, l’associazione alla quale sono iscritte oltre 200 dei circa 300 hotel e residence di Cesenatico, valuta la situazione con serenità: "Ci sono state delle disdette da parte di persone che non vengono in albergo perché hanno contratto il Covid e altri che fanno partenze anticipate perché si sono contagiati, oppure hanno a casa parenti che si sono contagiati. Ma non facciamo allarmismi perché non ci sono casi gravi, nessun ospite è dovuto ricorrere alle cure in ospedale e sino ad ora, tenuto conto delle varie decine di migliaia di turisti che ospitiamo, parliamo veramente di pochi casi e di una percentuale bassissima". Per la continuazione della stagione Pasini è ottimista: "Parliamo in media di una camera disdetta per ogni albergo, ma affrontando una stagione con luglio e agosto in cui buona parte degli alberghi hanno quasi tutte le camere già prenotate, sarà facile rimpiazzare quelle che disdicono, quasi in tempo reale. Non dobbiamo stupirci di quello che sta accadendo, perché non usando più protezioni e vivendo con maggiori contatti, ci si contagia più facilmente, ma molti lo vivono veramente come un raffreddore ...
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