Uil, allarme trasporto pubblico "Saltate 4.000 corse nel 2023 per la mancanza di personale"

Il sindacato ha promosso ieri una giornata di sciopero contro le criticità nel territorio provinciale "Servono autisti: troppi disagi per chi lavora e standard dei servizi agli utenti non rispettati".

Uil, allarme trasporto pubblico  "Saltate 4.000 corse nel 2023  per la mancanza di personale"

Uil, allarme trasporto pubblico "Saltate 4.000 corse nel 2023 per la mancanza di personale"

di Luca Ravaglia

Circa 4.000 corse saltate nel territorio cesenate (principalmente a causa della carenza di personale) da inizio anno e un sistema che sarebbe da riformare fin dalle sue radici. Un quadro severo quello emerge dall’analisi delle tre sigle sindacali Uil Trasporti, Unione sindacale di Base e Ugl Autoferro, che ieri hanno incrociato le braccia organizzando una giornata di sciopero (adesioni dichiarate a fine giornata al 63% a Forlì e al 45% a Cesena) per denunciare le criticità che riguardano il territorio della nostra provincia in termini di trasporto pubblico.

"Il tema purtroppo – è l’analisi di Gianluca Neri, segretario regionale di Uil Trasporti (nella foto) –riguarda l’intero settore del trasporto pubblico emiliano romagnolo. Il nocciolo della questione sta proprio nella definizione del servizio, che è pubblico e che come tale deve essere garantito alla collettività nel rispetto di standard che a oggi sono purtroppo lontani. E le conseguenze si riversano sulla pelle di tutti. A partire dagli utenti, seguiti dal personale in servizio".

Il tema sarà discusso anche in un incontro in programma oggi pomeriggio in Prefettura a Ravenna. "Servirebbe fermarsi e fare un passo indietro - riprende Neri – per trovare soluzioni complesse a una serie di problemi che riguardano in primis la governance politica a capo del mondo del trasporto. Serve prendere atto delle varie criticità e lavorare insieme, perché un aspetto che non può essere sottovalutato è il bisogno dei dipendenti di sentirsi l’azienda a fianco. Non stiamo parlando di una mansione semplice, ma di routine quotidiane che spesso sono ‘farcite’ da problemi legati a momenti di tensione sui mezzi, complessità del servizio e altri aspetti che hanno in comune l’importanza – per chi è al lavoro sul campo – di sentirsi tutelato". La lista delle richieste spazia dal tema delle ferie ancora non godute, ai risicatissimi tempi di percorrenza dettati dalle tabelle orarie, fino alla ormai strutturale carenza di personale, alla quale Start sta cercando di porre rimedio avviando una campagna di assunzioni.

"Non è facile – riconosce Neri – perché il contesto è complesso e il nostro intento non è quello di rovesciare tutte le colpe sull’azienda, ignorando ciò che c’è attorno. Ma i problemi restano e anzi col passare del tempo rischiano di diventare cronici. Il dato delle 4.000 corse saltate da inizio anno non può essere sottovalutato. Tanto più che l’agenzia di mobilità della Romagna è tenuta a verificare il rispetto degli standard a favore degli utenti e dovrebbe comminare sanzioni. Sono state fatte? Attendiamo risposte chiare". L’ultima riflessione è proprio dedicata agli utenti: "Tanti ci hanno mostrato solidarietà, capendo che l’interruzione del servizio (fuori dalle fasce protette comunque garantite, ndr) non è una ritorsione nei loro confronti, ma un modo di chiedere all’azienda di intervenire per solvere problemi che non possono essere ignorati o posticipati".