Un cestino cattura rifiuti per recuperare 500 chili di plastica all’anno

Si tratta dei Seabin, sono al centro dell’iniziativa ambientalista voluta dalla Findus. Altri apparecchi a Ravenna e Cattolica

Migration

C’è anche il Seabin di Cesenatico fra i tre apparecchi mangia plastica adottati dalla Findus. L’azienda leader nel settore dei surgelati mette in campo Capitan Findus, come promotore di una iniziativa ambientalista.

I Seabin sono dei dispositivi dotati di un cestino cattura rifiuti, capace di intercettare circa un chilo e mezzo di materiali galleggianti al giorno.

La Findus ha deciso di seguirne dieci collocati in diverse località italiane, partecipando alla campagna ‘Un mare di idee per le nostre acque’.

L’obiettivo è installare centinaia di Seabin in Italia nei prossimi anni. Nelle acque del Circolo Nautico Cesenatico, Ravenna Yacht Club e del Marina di Cattolica ieri sono stati attivati i primi tre dei dieci Seabin per i quali la Findus contribuirà al loro corretto funzionamento e alla loro manutenzione grazie alla collaborazione con LifeGate.

Il vicesindaco di Cesenatico Mauro Gasperini crede nel progetto: "Ritengo questa una iniziativa importante e di grande valore sociale. I rifiuti in mare sono un problema reale che va affrontato e combattuto con ogni mezzo. Il tema della conservazione del mare e dell’ambiente in generale è molto caro alla nostra amministrazione comunale e sono diverse le azioni che abbiamo messo in campo e molte ne abbiamo in programma. Questo progetto legato alla raccolta dei rifiuti galleggianti in aree portuali importanti come la nostra, rientra a pieno titolo tra le attività fondamentali per la salvaguardia delle nostre acque." Con il Seabin installato nel porto di Cesenatico si prevede di recuperare in un anno circa 500 chilogrammi di rifiuti tra plastica, mozziconi di sigarette ed altro.

g.m.