Un grado in meno nelle scuole "Abbattiamo i consumi del 20%"

Il piano del Comune per far fronte ai rincari delle bollette presentato ai dirigenti di elementari e medie. Gli edifici pubblici ogni anno consumano 1.250.000 metri cubi di gas ma si punta a ridurre ancora

Migration

di Elide Giordani

Anche le scuole dovranno stringere la cinghia per affrontare la crisi energetica del complicato inverno che si avvicina. Il Comune detta la tabella di marcia con un preciso obiettivo, abbattere il 20 per cento dei consumi annuali di gas, e gli otto dirigenti scolastici tra medie ed elementari (sono escluse le materne e i nidi che hanno un’utenza sensibile) condivideranno le misure indicate. Tra queste lavori di efficientamento degli impianti e buone pratiche. "Fino ad oggi - dice l’assessora alla Sostenibilità ambientale Francesca Lucchi -, grazie ai lavori eseguiti da Energie per la Città, siamo intervenuti monitorando i consumi periodici. In relazione alle scuole d’infanzia, elementari e medie, sono 42 gli impianti fotovoltaici installati, ben 74 gli interventi di efficientamento con sostituzione degli infissi, si è proceduto con l’attivazione di pompe di calore e isolamento termico dell’involucro edilizio, l’installazione di 53 impianti di telecontrollo e l’inserimento di 44 scuole nell’Energy Diary per il monitoraggio dei consumi e degli interventi eseguiti". Peraltro il ministero della Transizione Ecologica ha disposto un regolamento che prevede una riduzione di 1 grado per il riscaldamento degli edifici: da 17 con più o meno 2 gradi di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili; da 19 con più o meno 2 gradi di tolleranza per tutti gli altri edifici. Inoltre, i limiti di esercizio degli impianti termici sono ridotti di 15 giorni per quanto attiene il periodo di accensione (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio) e di 1 ora per la durata giornaliera di accensione. Nel totale gli edifici pubblici del Comune di Cesena consumano annualmente 1.250.000 metri cubi di gas. Un valore già sceso rispetto agli scorsi anni (quando si consumava 1.600.000 mc) ma si punta ancora al 20 per cento in meno. costi. Tra le attività programmate d’intesa con Energie per la Città c’è un corso di formazione per gli insegnanti e una challenge che chiamerà a raccolta tutti gli studenti delle scuole elementari e medie.

Resta tra le misure inerenti le scuole quella di areare le aule per combattere, ora che le mascherine non saranno più obbligatorie, la diffusione del Covid che nella stagione fredda potrebbe tornare ad alzare la testa. Una misura che vede perplessi i medici di medicina generale. "Le nuove indicazioni non sembrano adatte a gestire correttamente l’emergenza Covid all’interno delle aule scolastiche - spiega il vice presidente dell’ordine dei medici di Forlì e Cesena, il dottor Gian Galeazzo Pascucci - poiché appaiono contraddittorie con le misure per arginare il consumo di energia. Inoltre è consentita la permanenza a scuola a bambini e studenti con sintomi respiratori di lieve entità, ma non si capisce chi deve stabilire i sintomi e sulla base di quale parametri. Una situazione che rischia di avere ricadute sul fronte della salute pubblica e sui contagi. Chi potrà sapere quando e per quanto tempo sarà necessario aprire le finestre? Sono anni che i nostri pediatri chiedono sistemi di aereazione nelle scuole, che secondo molti studi aiutano sensibilmente a ridurre i contagi".