Una concezione nuova, all’americana, diversa dai tradizionali stadi italiani e più vicina al concetto di contenitore, dove non si va solo per assistere ad un evento sportivo. Robert Lewis e John Aiello lo hanno detto - o forse per meglio dire lo hanno auspicato - fin dal loro arrivo in Romagna. Il Manuzzi poteva e doveva cambiare: e da questi primi passi sembra che il loro desiderio possa pian piano concretizzarsi.
La visione dei due coproprietari del Cesena è quella di uno stadio che, oltre ad essere sede dell’evento sportivo, dia anche la possibilità a famiglie di trascorrere le ore precedenti e successive alla partita girovagando fra negozi e ristoranti, magari mentre i bambini si divertono in aree giochi attrezzate. Uno stadio? No, molto di più.
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