Un nuovo parcheggio non serve

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Luca

Capacci *

Un nuovo parcheggio per il centro storico? Ritenevo e ritengo semplicistica questa soluzione. Occorre in primis cambiare approccio, non facendo più vincere l’auto ma mettendo al primo posto pedoni, bici e bus (Cesena è una città a misura di pedone e bici); semplicistica perché considera fattori determinanti come il commercio online, lo sviluppo dello smartworking, i grandi centri commerciali nei dintorni gli affitti alti di negozi e case, la necessità di facilitare l’organizzazione di eventi. Abito da sempre in centro storico e, negli anni, ho visto calare il numero di negozi e quello di parcheggi per residenti; i soldi spesi per un nuovo parcheggio si possono spendere per creare altri posti auto riorganizzando gli spazi esistenti (vedi la seconda fila di parcheggi in viale Angeloni di un paio di anni fa) e investendo in mobilità dolce, come piste ciclabili, navette dai parcheggi scambiatori anche la sera e bus notturni verso le frazioni nei fine settimana. Insieme alla mobilità, per valorizzare il centro serve un progetto articolato che favorisca l’uso di negozi e appartamenti sfitti, ad esempio riattivando il progetto ‘Accendiamo le vetrine’, aprendone la platea anche a fotografi, designer, architetti, artisti e artigiani, o creando nuovi progetti Casa e bottega, in cui a giovani o persone in difficoltà viene concessa una casa ad affitto agevolato e uno spazio per il proprio lavoro, per mettersi o rimettersi in gioco.

Occorre aumentare la presenza delle persone organizzando un’agenda annuale di eventi che coinvolga le associazioni del territorio, creando negozi temporanei, ‘repair cafè’ (incontri in cui viene insegnato a riparare oggetti), destinando locali pubblici in disuso ad associazioni e aprendo l’aula studio della Malatestiana fino a mezzanotte.

* Fondamenta Cesena