Una giornata all’insegna del risparmio

Per 24 ore siamo andati a caccia di offerte a costo (quasi) zero: dai fornai al macellai, tutti i negozi che vendono cibo scontato

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di Luca Ravaglia

Non è questione di andare a caccia di sconti, ma di voler cambiare radicalmente stile di vita. Perché la crisi energetica, l’inflazione e gli anni della pandemia messi alle spalle, sono un macigno sempre più difficile da sopportare per molti cesenati che di questi tempi stanno riorganizzando in maniera significativa le loro abitudini. L’aspetto temporale è cruciale, dalla mattina fino al tramonto. Per un giorno abbiamo voluto cercare di ottimizzare al massimo le spese, pensando al portafoglio, ma anche alla tutela dell’ambiente. Dunque eccoci: sveglia sigillata nel cassetto e si parte, per andare a scuola o al lavoro. L’auto di un genitore resta nel parcheggio, un figlio si avvia verso scuola in bici, l’altro a piedi. Nello zaino di entrambi c’è la borraccia dell’acqua, riempita la sera prima dal rubinetto e poi piazzata in frigo durante la notte a rinfrescarsi a dovere. Meno plastica e qualità certificata. Nel frattempo cambia la stagione e serve mettere mano al guardaroba. Inutile parlare di offerte a ciclo continuo, multinazionali mainstream e via dicendo. Basta una parola: ‘Vinted’: l’app dedicata a chi ci offre o cerca abbigliamento già utilizzato. Si risparmia tantissimo e si indossa quello che ad altri non serve più, ovviamente con la garanzia sulla qualità dei capi. L’utilizzo è in forte crescita, a tutte le età.

Eccoci al pranzo, che si consuma in cucina, in famiglia, con un piatto di pasta, verdura e frutta di stagione. Innaffiate con la già citata acqua di rubinetto. Riposta la tovaglia, è già ora di pensare alla cena. Cellulare alla mano, ovviamente. Quello che serve per accedere a ‘Too good to go’, l’app pensata per far incontrare le esigenze di chi compra e chi vende. Le regole sono semplici: a fine giornata, gli esercizi aderenti preparano delle ‘box’, involucri all’interno dei quali inseriscono prodotti che sono sul punto di arrivare a scadenza, proponendo il cotennuto, che non deve essere svelato in anticipo, a un terzo del suo valore. "Abbiamo aderito fin da subito – commenta Luca Scaliati di Re di Pane – perché in vantaggi sono innegabili per tutti. Da parte nostra di fatto eliminiamo le rimanenze dei prodotti invenduti di giornata, mentre i clienti possono usufruire di un prezzo significativamente ridotto. Ma non è quesitone di fare sconti o svendere la marce, tutt’altro. Anche perché molti di quelli che scelgono questa formula non lo fanno tanto per questioni budget, ma per approfittare di prodotti che magari non avrebbero acquistato e per soprattutto per contribuire a evitare sprechi. Un approccio completamente diverso. E virtuoso, nel nord Europa in vigore da anni". Lo conferma Michele Massaro di Orocarni: "Ogni giorno, in base a quello che resta decidiamo quante ‘box’ proporrei. Vengono sempre vendute tutte. E’ un buon metodo, che può servire anche a farci conoscere da chi non era nostro cliente e che in ogni caso riduce veramente all’osso gli sprechi. Senza contare che per noi esercenti rappresenta un’entrata extra, che giorno dopo giorno assume valore. Etico, prima di tutto". Ovviamente le ‘box’ si possono ritirare solo in serata, ma in questo modo per cena possono arrivare pane, paste e alimenti di ogni genere che valgono lo sfizio extra al quale magari qualcuno avrebbe rinunciato. Come certificano da Well Done: "La domanda è tanta: molti si sono ormai abituati ad aspettare il momento giusto per piazzare la loro richiesta. E’ un servizio che offriamo con grande piacere: regala sorrisi a tutti".