Una giornata in memoria dell’arcivescovo scomparso a Baltimora

L’ex sindaco Quintino Sabatini ha voluto realizzare nella casa dove abitava il nunzio apostolico un centro internazionale di Pace

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Domani Sogliano e tutta la Valle del Rubicone ricorderanno l’11° anniversario della morte di monsignore Pietro Sambi, scomparso a Baltimora il 27 luglio 2011, dopo che nel dicembre 2005 era stato nominato, da Papa Benedetto XVI, arcivescovo titolare di Belcastro, nunzio apostolico negli Stati Uniti d’America e presso l’Osservatorio degli Stati Americani. Sambi aveva lasciato in eredità al Vaticano la sua casa di Sogliano dove tornava ogni anno per riposarsi. Il Comune l’ha poi acquistata dal Vaticano per 250mila euro e due anni e mezzo fa ha iniziato i lavori di ristrutturazione, ultimati nel 2021. Una casa che per Sogliano al Rubicone rappresenta un punto di riferimento e ricordo di monsignor Sambi e le innumerevoli iniziative di pace, che lui nella sua vita ha portato in porto con successo". La riqualificazione e sistemazione di Casa Sambi è costata 413mila euro a carico del comune. Nella casa c’è l’archivio storico dello stesso Sambi lasciato in eredità al comune contenente una quantità enorme di documenti e libri. Obiettivo del Comune, come voluto dall’ex sindaco Quintino Sabattini, è stato di realizzare un centro internazionale di Pace consultabile e messo a disposizione di scuole, studenti, studiosi e ricercatori e realizzare periodiche conferenze sul tema della pace. Fra le tante proposte a Sogliano c’è anche quella di trasferire a Casa Sambi l’archivio parrocchiale. Monsignor Sambi era soprannominato Pellegrino della Pace. E’ stato in Camerun, Gerusalemme, Cuba, Algeria, Nicaragua, Belgio, India, Burundi, Indonesia e Terra Santa, ultima sua missione, prima di quella americana.

Ermanno Pasolini