Una nuova vita in Riviera per 11 profughe ucraine

Le donne e i loro figli sono sbarcati a Bologna e oggi arriveranno a Cesenatico per un percorso umanitario che prevede istruzione e inserimento al lavoro

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Ieri sono sbarcate a Bologna le 11 profughe ucraine che assieme ai 9 figli minorenni, fanno parte del progetto umanitario che la Uil Emilia Romagna ha ideato e realizzato insieme alla Uil e alle associazioni Progetto Sud e Africa Clean Onlus. Dopo aver espletato l’iter burocratico e sanitario all’autostazione a Bologna, i venti profughi sono partiti in direzione di Cesenatico, dove per oggi è stato organizzato un benvenuto al Bagno Conti, alla presenza del segretario generale Uil Emilia Romagna, Giuliano Zignani, degli amministratori comunali con in testa il sindaco Matteo Gozzoli, Cooperativa stabilimenti balneari, Adac Federalberghi, Confcommercio e Confesercenti Cesenate. Questo largo coinvolgimento è legato al fatto che il progetto pensato dalla Uil Emilia Romagna è teso ad un inserimento sociale e lavorativo delle donne ucraine in fuga dal teatro di guerra. Un’idea che parte da lontano e ha avuto come interlocutore privilegiato la Confederation of Free Trade Unions of Ukraine con cui il segretario Giuliano Zignani ha avuto vari incontri in videoconferenza. In particolare ieri mattina la vice presidente della Confederation of Free Trade Unions of Ukraine, Nataliya Levytska si è recata nella sede della Uil Emilia Romagna, a Bologna, per definire gli ultimi dettagli del progetto umanitario. Coinvolgendo il Comune di Cesenatico, le associazioni di categoria e gli imprenditori locali, la Uil Emilia Romagna ha costruito un accordo ad hoc per dare un futuro di pace alle donne ucraine e ai loro figli, le quali saranno affiancate anche da un mediatore culturale voluto dalla Uil regionale.

Le 11 donne sono state prima contattate dal sindacato ucraino che, a sua volta, ha fatto poi da collegamento con la Uil Emilia Romagna e le associazioni Progetto Sud e Africa Clean Onlus. Il percorso umanitario prevede un doppio binario di istruzione e lavoro. Le donne ucraine potranno partecipare a corsi di lingua italiana e un domani, dopo contatti con il Cpia (Centro per l’Istruzione degli adulti) di Rimini, inserirsi anche in un percorso scolastico. Il percorso del lavoro è legato al fatto che tramite le associazioni di categoria, è previsto un loro inserimento con regolari assunzione. Al contempo, per i loro figli, è prevista l’iscrizione ai centri estivi comunali e privati. Zignani crede molto in questo progetto: "Questa iniziativa rappresenta in modo concreto cosa significhi per noi essere sindacato, perché ci mettiamo al servizio di chi è in difficoltà e ci impegniamo per la costruzione di una società equa e pacifica dove nessuno rimane indietro". Giacomo Mascellani