Università Cesena. "Il Campus si è rimesso in moto"

Visita al cantiere da parte del rettore Francesco Ubertini

ISPEZIONE Il rettore Ubertini (col casco giallo a destra) sul cantiere insieme all’assessora comunale Francesca Lucchi

ISPEZIONE Il rettore Ubertini (col casco giallo a destra) sul cantiere insieme all’assessora comunale Francesca Lucchi

Cesena, 20 marzo 2019 - Prima le aule, poi gli alloggi. Col campus universitario fresco di taglio del nastro appena messo alle spalle, il rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini varca di buon mattino - e con tanto di casco edile perfettamente sistemato in testa - la linea di confine del cantiere dai cui pilastri sorgerà la futura residenza universitaria: 56 camere e 80 posti letto riservati a chi verrà a vivere a Cesena investendo sulla propria formazione scolastica.

Ad accompagnare il rettore che ieri ha voluto toccare con mano lo stato di avanzamento dei lavori, c’erano, tra gli altri, il sindaco Poalo Lucchi, l’assessora Francesca Lucchi e il presidente di Serinar Alberto Zambianchi. «La tabella di marcia - hanno commentato suffragati dai pareri dei tecnici - è quello di tagliare il nastro esattamente tra un anno, nel marzo del 2020, a dimostrazione di quanto l’università stia concretamente investendo risorse nella valorizzazione del polo cesenate».

Il primo cittadino ha insistito sull’argomento ringraziando Ubertini, capace di ridare vento alle vele di un progetto che correva il serio rischio di finire arenato. Dunque superata la fase di blocco, ora l’intento è quello di procedere a passo spedito, come dimostra il fatto che appena pochi mesi dopo l’ottobre del 2018 quando venne inaugurato il complesso di quasi 20.000 metri quadrati costato 30 milioni di euro (interamente finanziati dall’Università) e che ospita le sedi di Architettura e Ingegneria, ora l’attenzione è già focalizzata sul prossimo tassello da aggiungere: la residenza universitaria, appunto.

«Stiamo arrivando alla chiusura del cerchio - hanno rilanciato sindaco e assessora - e dunque all’ultimazione dei lavori relativi all’edificazione del quartiere Zuccherificio. A opera terminata in quest’area sorgerà una cittadella universitaria grande 32.000 metri quadrati e che comporterà un investimento complessivo di circa 50 milioni di euro».

Entrando nei dettagli, lo studentato sarà un edificio di otto piani (uno dei quali interrato) che potrà contare su una superficie complessiva di 3.000 metri quadrati. Il costo di circa 5 milioni verrà sostenuto dall’Università, grazie anche una contributo offerto dal Miur.

Alle già citate  56 camere si aggiungeranno il refettorio, la palestra, una sala ricreativa e una biblioteca comune ai vari corsi di laurea, distribuita su due piani per per una superficie di 800 metri quadrati e dotata anche di un deposito librario sotterraneo. I lavori sono iniziati nell’agosto del 2018 e dovrebbero appunto concludersi la prossima primavera, consegnando al quartiere un altro edificio caratterizzato dall’ormai solita muratura a mattoncini che però riguarderà solo i livelli più bassi, mentre i piani alti saranno tinteggiati di bianco.

GIÀ nel 2020 potrebbe prendere il via anche la realizzazione del tassello mancante, il complesso destinato a ospitare la sede Psicologia e, nelle intenzioni, anche gli uffici dell’amministrazione del Campus. Quest’ultimo intervento dovrebbe costare 11 milioni e 750.000 euro, 6 milioni e 709.000 dei quali finanziati dal Comune e gli altri aggiunti dall’Università. Tra lo studentato e il futuro edificio di Psicologia sorgerà un’area verde sotto la quale si estenderanno dei parcheggi sotterranei. Nell’attesa del completamento dell’opera, i posti auto dovrebbero essere invece temporaneamente realizzati a raso.