Utenze acqua, la provincia di Forlì-Cesena è quella più cara

La più economica è Bologna. Differenze al rialzo anche . per fognature e depurazione

Opter, l’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Federconsumatori Emilia Romagna ha valutato i costi che hanno sostenuto le famiglie nel 2021 per le forniture di acqua, prendendo a riferimento l’utenza domestica tipo, vale a dire tre persone con un consumo medio di 150 metri cubi. La città meno cara risulta essere Bologna con una bolletta annua (comprensiva dell’Iva al 10%), di 245 euro, mentre le più onerose sono Forlì e Cesena con 438 euro, il 79% in più di Bologna.

Rispetto al 2020 la percentuale di incremento maggiore si registra a Rimini con +5,8%, mentre gli altri capoluoghi segnano aumenti tra l’1 e il 3%, e le uniche città che segnano un decremento sono Ferrara con -1,7% e Ravenna che piazza un – 7%. Scomponendo la bolletta, altri dati sono interessanti: i costi di depurazione raggiungono a Forlì e Cesena i 125 euro, mentre a Bologna si fermano a 81 euro. Una forbice confermata anche dai costi di fognatura, con Forlì e Cesena a 52 euro, e Bologna a 33 euro.

Veniamo alla differenza, in ciascuna città, tra il costo della quota agevolata e quella in eccedenza, secondo la logica che a bassi volumi di consumo (generalmente 84 mcanno) si spende meno, mentre sui volumi più alti il costo si innalza. La città che incentiva maggiormente il risparmio della risorsa è Modena dove 1 mc di agevolata costa 0,58 euro, contro i 2,80 di eccedente, che quindi quintuplica. Stesso discorso per Ravenna, e a seguire per Bologna e Forlì Cesena.