Vaccinazioni in aumento "Tanti adolescenti"

Ceccarelli (Ausl): "Nell’ultima settimana 9.700 iniezioni, un vero record". I pediatri: "Ragazzi molto motivati a vaccinarsi per non perdere le relazioni"

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di Annamaria Senni

Complice l’introduzione delle nuove restrizioni che hanno esteso l’obbligo vaccinale a insegnanti e forze dell’ordine e hanno imposto il Super green pass per tante attività, la campagna vaccinale sta registrando numeri record, superiori alle aspettative. E l’aumento delle dosi somministrate riguarda tutte le fasce di età, soprattutto gli adolescenti. L’affluenza ai centri vaccinali di tutta la Roa è stata continua negli ultimi 15 giorni.

"Nell’ultima settimana, da lunedì 29 novembre a domenica 5 dicembre, abbiamo fatto a Cesena 9.700 vaccinazioni, un numero record – spiega Paola Ceccarelli, direttore infermieristico e tecnico di Cesena – mentre la settimana precedente, dal 22 al 28 novembre, le vaccinazioni sono state 9.500. Questi numeri comprendono le vaccinazioni nei due centri a Cesena e Savignano, le vaccinazioni domiciliari e quelle nelle Cra. Abbiamo avuto un aumento di vaccini soprattutto nella fascia dei giovani tra i 12 anni in su".

"I ragazzi tra i 12 e i 14 anni sono molto motivati a vaccinarsi perché non vogliono perdere le relazioni sociali, il che sarebbe più dannoso degli effetti palesati dei vaccini – spiega la pediatra cesenate Mila Degli Angeli – i genitori dei ragazzi solitamente acconsentono e non si mettono in contrasto coi figli, perché si rendono conto che sul piano della bilancia non c’è paragone tra i danni procurati dal ritiro sociale e quelli evidenti dimostrati dalle immunizzazioni".

E dopo il via libera dell’Aifa anche i bambini tra i 5 e gli 11 anni potranno ricevere il vaccino contro il Covid dal prossimo 16 dicembre, con dosi ridotte formulate in base all’età. E’ un passaggio fondamentale per allargare il bacino dei vaccinati e arginare la progressione del contagio. "Nel momento in cui la società italiana di pediatria lo raccomanda – dice il primario di Pediatria Marcello Stella - anche noi riteniamo che sia adeguato".

La maggioranza degli studenti contagiati secondo gli ultimi dati forniti da Asl Romagna a inizio dicembre riguarda nel Cesenate proprio i bambini tra i 6 e i 10 anni.

"La differenza per questa fascia di età è sostanziale perché manca l’obbligatorietà del vaccino per accedere ad attività e servizi – aggiunge la pediatra Degli Angeli - è molto importante per i bambini fragili e partiremo a immunizzare loro. Credo che i genitori faranno delle scelte ragionevoli sia sul versante della prevenzione della diffusione dei contagi che su quello della salvaguardia della salute dei ragazzi dagli effetti della malattia. In questo periodo è aumentata la richiesta di informazioni per i vaccini".